Sviluppo: 300 metri + 200 facili in uscita
La via attacca 3 metri a sinistra del punto più basso dello sperone est, in un inconfondibile diedro di roccia ottima. Risalire il diedro (5b) sfruttando principalmente la sua faccia sinistra sino ad una cengetta sovrastata da due diedri paralleli, salire quello di sinistra con ginepro selvatico in mezzo (5b) ed uscire su cengia. Risalire il diedro fessura appena a destra di un profondo camino, uscendo su un pilastrino (4c con un passo di 5b/c con roccia delicata). Scendere alcuni metri raggiungendo la cengia detritica. Salire il diedro aperto appena a sinistra di un profondo canale-camino, uscendo dopo 55 metri ad una piccola forcella (4c). Superare un muro di roccia delicata (5b) che conduce ad una cengia. Superare il successivo diedro (ginepro selvatico a metà, 4c) uscendo su un pulpito sul filo di un’enorme lama ascendente. Superare il salto successivo per un inconfondibile camino, sino a quando l’enorme lama si fa troppo fine e difficile per essere scalata (5a, ometto di pietre in sosta). Traversare su vaga cengetta in leggera discesa 40 metri a destra, girando uno spigolo raggiungendo una cengia con enorme blocco (3c). Salire verticalmente sfruttando una bella fessura (inizio 4c) poi salire facili rocce sino a raggiungere il filo di un esile crestina molto aerea. Superare l’esile crestina che presenta alcuni intagli (3c) sino a quando è possibile attraversare a destra raggiungendo il punto di inizio del gran canale che borda il lato destro di detta crestina. Traversare verso destra su terreno facile (max 3c) aggirando a destra un evidente gendarme. Salire senza percorso obbligato per 200 metri, raggiungendo il costolone detritico spartiacque Italia-Francia.
Discesa: seguire il costolone detritico in direzione del colle dello chaberton, che si raggiunge su terreno malagevole in circa 45 minuti.