Nonostante i suoi 3137 metri, è una meta accessibile a qualunque escursionista ben allenato, in quanto la cosiddetta "via normale", che sale dal versante sud, cioè dall'alta Val di Ron, non propone difficoltà alpinistiche rilevanti, ma richiede solo esperienza ed attenzione. Se a ciò si unisce l'eccezionale panorama che si apre dalla cima, si possono comprendere i motivi che fanno di questa ascensione una delle classicissime sul versante retico medio-valtellinese.
Seguendo le indicazioni per l’Alpe Campo e Vetta di Ron, prendere una stradina a sinistra che conduce fino alle baite di Strefodes (1384 m). Dopo un breve tratto, prendere un sentierino che sale sulla sinistra e che porta alla Baita Massarescia (1704 m).
Ora si segue la sterrata (indicazioni per Baita di Ron) che, passando per la località Il Guado (1964 m), attraversa il torrente e dopo alcuni tornanti porta al baitone dell’alpe (2164 m, più a destra il nuovo Rifugio Vetta di Ron).
Seguendo una poco visibile traccia di sentiero (se non la si trova, salire puntando sempre verso N) raggiungere una prima conca con un piccolo specchio d’acqua e puntare ad un evidente ometto.
Proseguire fino ad una seconda conca con un piccolo laghetto (2304 m) e risalire un crinale erboso, raggiungendo un pianoro. Prendendo come riferimento un grosso masso isolato, raggiungere il limite di una ganda di sfasciumi e puntare alle prime roccette appena a destra della verticale di un’evidente spaccatura, salendo con fatica su sfasciumi (qualche raro ometto). Ora occorre individuare il grande rettangolo bianco con una freccia verso destra, punto di partenza della salita per la parete S (2800 m ca.).
Dopo un breve tratto a destra, i segni riconducono a sinistra, tagliando in diagonale (NO) e sfruttando una cengia abbastanza larga tutto il versante S della montagna. Seguendo sempre i bolli e gli omini, si supera qualche ripido canalino e l’ultimissimo tratto con facile arrampicata su roccette, raggiungendo la panoramica vetta.
- Cartografia:
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