La poderale sale con poca pendenza e con continue svolte verso sud ovest fino a ad uscire dal bosco e raggiungere l’ampio imbocco dell’alpe di Nana inferiore 2053m.
Superate alcune baite, se possibile, seguire il tracciato della mulattiera per il rifugio Tournalin (il tracciato della mulattiera è visibile a seconda della quantità di neve).
Superato un ponticello, ci si sposta sul lato sinistro orografico della valle, puntando alla ben visibile Becca di Nana.
In caso di mancanza di tracce, seguire la valle tenendosi abbastanza alti sul fianco destro (salendo) e non nel centro valle; puntando ad una caratteristica baita in pietra posta su una balconata sotto la quale la valle si restringe e piega verso nord ovest.
Si può a questo punto avvicinarsi al fondovalle, che ora diventa stretto ed incassato. Raggiunti i pendii alla base del Petit Tournalin, la valle termina e si apre in un grande catino.
Poco a destra sorge il rifugio Tournalin; a sinistra invece il pendio di accesso al colle di Nana. Per riconoscere il giusto canale di accesso, bisogna immaginare il sentiero estivo che dal rifugio taglia alto e diagonalmente sotto la fascia rocciosa del Petit Tournalin, fino ad imboccare un canalino addossato alla parete e non molto visibile dal basso. Quindi salire con ripidi zig zag sotto la bastionata rocciosa, fino ad entrare in questo canale/imbuto, non sempre salibile con sci ai piedi. Superato questo, una serie di gobbe nevose portano all’ampio colle di Nana, affacciato sulla Valturnenche.
Da qui salire fin dove possibile con gli sci fino alla base sud est della Becca Trècare. Gli ultimi 50 metri vanno saliti a piedi con passaggi rocciosi la cui difficoltà varia a seconda dell’innevamento.
Il ritorno avviene per la stessa via di salita.
Dal colle è possibile anche salire la lunga cresta della Becca di Nana. Poco prima del colle invece, è possibile salire verso nord sul ripido ed inclinato fianco sud del, Petit Tournalin fino alla cima.