La mia descrizione prevede il giro in senso orario , ma nulla vieta di farlo al contrario .
Nella parte bassa di San Gottardo , da via Piacenza ( la strada centrale del quartiere ) si dirama via Fossato Cicala . Fatti pochi passi si incontra a destra la ripida scalinata di Salita della Liggia che in pochi minuti conduce sul bel Sentiero dell’Acquedotto Storico . Lo si attraversa direttamente e si prosegue sulla stretta mulattiera per pochi metri . A sinistra , in corrispondenza di un segnavia biancorosso , si stacca una scaletta in pietra non visibilissima . La si imbocca e si sale a zig zag tenendo d’occhio i segnavia . Si arriva dopo poco al Monte Croce di Pinasco ( 263 m . – croce ) e si prosegue su e giù sulla dorsale , raggiungendo la strada che conduce dal Righi a Trensasco . Anche qui la si attraversa e si continua dritti giungendo quasi subito al Passo Gandino ( 445 m. ) , dove si attraversa la mulattiera e si prosegue dritti nel boschetto raggiungendo la sella sotto al Forte Diamante . Da qui si sale alla fortezza lungo i tornanti o con i tanti tagli possibili . Il forte ( 672 m. ) è chiuso ed in cattive condizioni e si può visitare solo in parte . Si scende quindi dalla parte opposta lungo il sentiero che porta a Trensasco . Qui , dopo pochi metri d’asfalto si prende a sinistra Via dell’Acquedotto e la si segue per 200 metri . Si imbocca quindi a destra l’ ampio sentiero taccato di biancorosso che sale all’ anonimo Monte Bastia ( 444 m. ) e si inizia a scendere a destra lungo il crinale , toccando il vicino Monte Trensasco ( 414 m. ) e poi il Monte Pinasco ( 313 m. ) . Con qualche incrocio con piste di MTB si arriva poi al Sentiero dell’ Acquedotto Storico . Seguendolo a destra per 2/300 metri , si trova un sentiero a sinistra che si innesta nella Crosa dei Morchi che scende nei pressi della chiesa di San Gottardo , in via Piacenza .