Sembrerà scontato dirlo, ma alle montagne islandesi (di altezza modesta se paragonate a cime alpine) bisogna ipoteticamente aggiungere 2000m di quota per avere un'idea delle condizioni riscontrabili a paragone appunto di un contesto come quello alpino (per quanto riguarda i fenomeni atmosferici e non la rarefazione dell'aria ovviamente), questo a causa del rigido clima islandese; quindi, seppur alta solo 1126m questa montagna sarà sgombra di neve prettamente nei mesi estivi e potrebbe presentare condizioni difficili o invernali anche in estate a seguito di protratto maltempo; prevedere in tal caso l'uso di picozza e ramponi.
I guardiaparco possono anche formalmente chiudere il sentiero in caso di condizioni particolarmente avverse.
In assenza di neve, la salita è di difficoltà EE fino al colletto sotto la cima, mentre gli ultimi 100m fino alla vetta si svolgono su terreno più accidentato e su cresta fortemente esposta, valutata F.
In zona sono fattibili diverse escursioni meno impegnative fino al bordo dei ghiacciai o verso magnifiche cascate, tra cui la famosa Svartifoss.
Se si vuole dormire al campeggio di Skaftafell tenere conto che è sovente molto affollato (valutare piuttosto quello di Svinafell, qualche km più a est).
Dal centro visitatori di Skaftafell raggiungere il punto panoramico di Sjonarnipa tramite il sentiero S5; da qui proseguire sempre in direzione N lungo il crinale, seguendo il sentiero S3 fino al punto panoramico di Glama; superarlo e proseguire ancora lungamente verso N attraversando una vasta brughiera fangosa fino ad un bivio al quale si prende il sentiero S4 per Kristinartindar.
Dopo un tratto a mezzacosta un po’ accidentato ed esposto (ma non difficile in assenza di neve), con qualche tornante si giunge ad una depressione quotata 900m circa tra Kristinartindar e un rilievo minore, 3h circa dal centro visitatori.
Qui si conclude la parte escursionistica (EE) e comincia il tratto alpinistico; per chi volesse fermarsi anche solo qui, il panorama che si gode da questo colletto ripaga ampiamente la fatica!
La traccia prosegue ora ripida verso NO su un crinale di sfasciumi, si attraversano in seguito un paio di ripidi canali fino a raggiungere la cresta, facile ma molto esposta su entrambi i versanti; si percorre la cresta fino ad un pilone e da qui si è brevemente sulla cima, decisamente aerea, 3h30/4h circa. Panorama a 360° e vista mozzafiato sul tetto d’Islanda: Hvannadalshnjúkur.
In discesa, una volta riguadagnato il colle, si può scendere verso SO fino a riallacciarsi con il sentiero S3 che si segue verso O e poi verso S, attraversando la medesima brughiera fangosa, ma questa volta al suo margine occidentale, fino a raggiungere il centro visitatori compiendo così un anello; 18km circa, percorrenza tra le 6 e le 8 ore a seconda del passo.
L’anello è percorribile ovviamente anche in senso inverso.
Lungo la salita e la discesa con qualche deviazione si possono raggiungere diverse cascate, tra cui la bellissima Svartifoss (la cascata nera), che scende in una forra di basalti colonnari: imperdibile!
- Cartografia:
- carta dei sentieri acquistabile presso il centro visitatori oppure disponibile online