Dalla spalla erbosa del “Petit Endroit”, salire al culmine del prato e poi entrare in parete verso destra con una esposta traversata su roccette rotte. Raggiunto un primo canale, risalirlo (II), al termine traversare in direzione di un secondo canale, più incassato, che poco oltre diventa un camino (II/III). Sbucati in cima al camino la prosecuzione dell’itinerario è evidente: bisogna proseguire nella direzione dell’evidente torrione che si staglia sulla cresta Ovest dell’Obiou, attraversando la parete in diagonale per una successione di rampe e canali. In questo tratto il terreno è particolarmente instabile e friabile ma l’esposizione è minore. Si arriva ad un ultimo canale, fiancheggiato sulla destra da una placca stratificata e caratterizzato da un minuscolo nevaio che permane fino a tarda stagione; dopo averlo risalito, si continua sulla rampa ghiaiosa che segue (ometto con pezzo di legno), poi però non si continua la traversata verso destra, che diventerebbe più difficile ed esposta, bensì si poggia verso sinistra: in alto, alla base del verticale risalto sommitale della parete, sono ora visibili due cenge parallele, bisogna raggiungere la più alta delle due, quella che fa da confine tra la roccia grigia e quella bianco-crema. Salire in diagonale verso sin. e raggiungere la cengia senza percorso obbligato (passi II). Seguire l’aerea ed esposta cengia verso sinistra per un centinaio di metri, fino ad oltrepassare uno spigolo, oltre il quale la parete soprastante si fa meno ripida; subito oltre lo spigolo si incontra un evidente canale (alla base, 2 ometti con pezzi di legno). Risalire il ripido canale, inizialmente facile (II), per poi incontrare in successione due risalti verticali di una decina di metri, da risalire in camino, che costituiscono l’unico tratto “tecnico” della salita (III, spesso umido, chiodo all’uscita del secondo camino). All’uscita del secondo camino prendere un’esile cengia a sinistra e seguirla per qualche metro, poi appena possibile salire direttamente per roccette facili (II) ma in piena esposizione sulla parete sottostante, in direzione della vetta ormai prossima. Per gli ultimi metri prima della vetta, ci si può insinuare in uno stretto camino con percorso più facile.
Discesa per la via normale o la via delle Chatieres