Acqua sempre disponibile al posto di pernotto, non sempre durante il giorno. A parte le soste ai piedi dei due colli alti (Kontze La e Stapski La), le altre sono presso villaggi dove sono reperibili Guest House o almeno Homestay.
Rifornimenti di cibo disponibile a Kaltse. Informazioni sui prezzi espressi in Rupie Indiane (ad agosto 2011 1€ = 60Rps). Inserisco i km registrati dal GPS e anche i nostri tempi di percorrenza (che includono quasi sempre anche una pausa pranzo), che sono per definizione indicativi e variabili in base ad allenamento e carico (i nostri sono con zaini molto pesanti in quanto avevamo dal primo giorno il cibo per tutto il tragitto non sapendo se avremmo trovato da rifornirci).
PRIMA PARTE: Likr-Kaltse (3 giorni 42 km)
1° giorno: taxi da Leh al Gompa di Likr 1300Rps (1,30h). Dal monastero ridiscesa per sentiero verso Likr quindi verso Yangtang dove si pernotta in un bel camping place in cima al villaggio (100 rupie). 14km – 5h
2° giorno: da Yangtang a Hemis Shukpachen (1 colle – 2h) e quindi attraverso altri due colli (a circa 3900m), e passando per Ang, a Timsomgang. 17km 7h
3° giorno: da Timsomgang, attraverso il Bongbong La (3800m) verso Kaltse. Il sentiero arriva sulla strada a circa 4km dal paese, si può cercare di fare autostop e, se fortunati, prendere al volo un bus (fermano dove gli fate segno, senza una fermata precisa). A Kaltse ci sono diversi negozi dove è possibile fare un po’ di rifornimento di cibo (non come a Leh comunque). Da qui per raggiungere Lamayouru sono circa 30 km di strada (non sempre asfaltata e a picco su magnifiche gole, in stile Karakorum Highway). Noi abbiamo chiesto ad un negozio di chiamare un taxi e abbiamo contrattato un costo di 600Rps per il viaggio.
SECONDA PARTE: Lamayouru-Alchi (5 giorni 78 km)
4° giorno: Dopo un giorno di riposo (facoltativo) al campeggio alla base del paese e la visita al vasto Gompa ripartiamo. Si ridescende leggermente la strada fino ad intravvedere 3 Stupa bianchi sull’altro lato della valle e da li parte il sentiero. Salita allo stretto Prikiti La, quindi ridiscesa su Wanla (Gompa) e proseguimento su strada sterrata fino al campeggio di Phanjila. 18km 6,30h
5° giorno: Da Phanjila verso Hinju (chi non ha la tenda si puo’ fermare qui in qualche Homestay) e quindi proseguimento verso i pascoli alti della valle per avvicinarsi il più possibile alla base del colle di domani. Noi abbiamo campeggiato in un prato vicino al fiume a quota 4300m (il mattino dopo siamo comuqnue stati raggiunti dal pastore che ha riscosso le sue 100Rps…). 15km 6h
6° giorno: ripida salita di 2 ore fino al Konkse La – 4900m – (sulla mappa Olizane il colle è indicato leggermente più a Ovest di dove si trova realmente), quindi ridiscesa e proseguimento fino all’isolato villaggio di Sumda Chenmo. Campeggio. 13km 6h
7° giorno: Discesa lungo la valle, ad un certo punto si trova la diramazione per Chilling (e la valle della Makra). Si prosegue con numerosi guadi del torrente (acqua fino alla coscia) quindi il sentiero ricomincia a salire (sinistra idrografica) fino a trovare una valle laterale segnalata da bandiere buddiste, che indica la via per Sumda Chungun. Villaggio sperso nei monti che custodisce un Gompa che è un gioiello. Chiedete assolutamente a qualche abitante le chiavi per visitarlo. Da qui, al fine di accorciare la faticosa tappa del giorno dopo, si risale il vallone verso il colle il più possibile. Noi abbiamo campeggiato dopo gli ultimi terrazzamenti coltivati a quota 4250m. Attenzione che la mappa Olizane indica come Stapski La un colle nel vallone sulla sinistra di Sumda Chugun (guardando il paese) mentre gli abitanti ci hanno – fortunatamente – detto che bisogna invece imboccare il vallone a destra. 16km 8h
8° giorno: sveglia presto, faticosa salita di quasi 4h verso i 5175m dello Stapski La (prima su sentiero, poi su traccia su ghiaione e quindi verso l’arrivo tra roccette). Da qui vista magnifica verso la sottostante valle dell’Indo (Alchi, Saspol e Likr). Lunga ridiscesa di 2000m verso Alchi. Qui non abbiamo trovato il campeggio e ci siamo quindi sistemati in una Guest House, e comunque dopo 8 giorni un letto non è così male… Bellissimi i Monasteri di Alchi, i più antiche del Ladakh (XI sec.). 13km 9h
Il ritorno verso Leh può essere effettuato in bus (partenza ore 7,30 dalla piazzetta del paese, 60Rps).
I sentieri sono abbastanza tracciati (a parte il 7° giorno dove bisogna un po’ arraggiarsi forse a causa degli efftti dell’alluvione del 2010) e comunque prima di lasciare il villaggio al mattino si può chiedere qualche dritta (in inglese elementare) agli abitanti. Noi abbiamo fatto il giro orientandoci con le mappe Olizane che hanno la griglia GPS e appunto un GPS (modello senza mappa Garmin eTrex H).
Oltre alle mappe indicate, ci siamo basati sul libro di Marco Vasta (Ladakh. Il paese degli alti passi). Disponibile anche una guida Lonely Planet (Trekking in the Indian Himalaya). A Leh è comunque pieno di agenzie turistiche che propongono trekking assistiti.
NB: i nomi di villaggi e passi sono frutto di traslitterazioni e quindi variabili a seconda di mappe e guide.
- Cartografia:
- Carte Ladakh Zanskar Centre e Nord 1:150.000 - ed. Olizane (contiene qualche imprecisione ma tutto sommato affidabile)
- Bibliografia:
- Marco Vasta: Ladakh. Il paese degli alti passi - Lonely Planet: Trekking in the Indian Himalaya