Il Vallone di Grauson ha una elevata ciclabilità anche se a prima vista non può sembrare! salvo alcuni brevi tratti di portage con la giusta tecnica si sta praticamente quasi tutto in sella.
La valutazione di discesa è data dal mix della parte alta (EC+) con quella della parte bassa (BC/BC+).
Dal parcheggio di Gimillian risalire la prima strada asfaltata sulla destra e al primo ponte in prossimità di una curva a sinistra imboccare la strada sterrata sulla destra che ci permette di evitare la prima parte del sentiero 8.
A quota 1850 lasciare la poderale per immettersi lungo il sentiero sulla destra (segnavia 8): un bel mezzacosta ci porta, con leggera discesa, fino al ponte di Ecloseur a quota 1925 m.
Continuare lungo il sentiero principale alternando tratti tecnici pedalati ad altri di portage fino all’A.Grauson Inferiore a quota 2271.
Prendere a destra e superare un bel tratto tecnico che ci conduce ad un ponte; ancora un tratto di portage e siamo ai pendii superiori che, con dolci pendenze sempre pedalabili, ci permettono di arrivare agli alpeggi di Ervelleires a quota 2519m. (fontana).
Ora si procede alle spalle dell’alpeggio (sentiero 8g) (o poco più avanti al prossimo bivio, non cambia nulla) col primo vero tratto di portage.
Giunti in prossimità del Bivacco Muggia-Glarey si torna in sella pedalando su fantastiche morene fino a quando la pendenza lo consente, dopodichè inizia un bel portage brutale su terreno ripido e scivoloso praticamente fino al colle della Tersiva m.3310 e da qui in vetta.
DISCESA:
La prima parte dalla vetta al colle è molto ripida (35° e anche oltre in certi punti) , scivolosa e con svariati ostacoli con grip praticamente nullo (S4-S5 continui).
Dal colle fino a quota 3000 la situazione non cambia molto se non in alcuni punti dove cala almeno la pendenza (S4-S5, brevi tratti S3).
Intorno i 2900 si entra nella zona morenica con più detriti e rocce e le difficoltà calano in maniera decisa (S2-S3, singoli S4).
Giunti al bivacco inizia una bella parte flow con qualche tratto più tecnico (S2-3) fino al ricongiungimento con la classica discesa dell’Invergneux (percorsa in salita) dove finalmente il superflow la fa da padrone (S1-2 con brevi sezioni S3).