Ove la stradina con il fondo cementato diventa pianeggiante e sterrata si imbocca a monte una pista che dopo circa 50 m conduce ad un vecchio e dismesso impianto di risalita. Si prosegue in salita lungo la vecchia pista, libera da alberi, in direzione SSE, fino a raggiungere la stradina sterrata citata. Seguendo fedelmente questa stradina, con numerosi tornanti, o in alcuni tratti il sentiero nei pressi che ne accorcia il percorso (tacche azzurre ogni tanto), si sale un po’ noiosamente nel un bosco di conifere. Ci si dirige progressivamente verso sx (SE) fino a guadagnare il larghissimo pendio/crestone NE, dove si svolta a dx sempre seguendo la traccia, che attraversa in perpendicolare la sterrata varie volte fino a raggiungere una panoramica spalletta erbosa (cartello) dove lo stradello inizia una lunga discesa lungo i fianchi settentrionali della nostra montagna. Si prosegue risalendo la dorsale erbosa NE del Meriggio fino a pervenire un’amena valletta incassata e cieca. Restare in cresta sulla sua sx salendo fino a transitare nei pressi della poco accentuata Punta della Piada (q. 2122 m). Si passa poi poco sopra la Baita Meriggio ubicata in un vasto avvallamento, dopo il quale inizia la parte finale e più attraente, una lunga, facile, panoramica e sinuosa cresta fino alla breve pala finale, sormontata da una brutta croce alta ca 5m. La vera vetta è un cucuzzolo posto 50m poco dopo la croce, e non è che il punto in cui la lunga cresta diviene più pianeggiante (e sottile, molto ripido il versante E) conducendo verso l’ardito Pizzo Campaggio (2502m) e poi verso le Orobie vere e proprie. Per la discesa è possibile scendere una bella variante diretta di circa 250mt. con difficoltà OR e pendenza max. sui 40°sul versante nord-ovest, la variante è da valutare e da scendere solo con buone condizioni e assenza di neve ghiacciata. Dal Pizzo Meriggio si ripercorre la cresta fatta in salita fino ad arrivare poco dopo in un punto dove il pendio senza cornici permette di scendere il versante nord-ovest , da qui scende direttamente il pendio tra rade piante di larici puntando verso i pianori dell’Alpe Meriggio 2008mt. Arrivati sui pianori sottostanti dell’Alpe Meriggio la discesa finisce, qui si prende la traccia leggermente visibile che punta in direzione nord-est traversando sotto il versante di P.ta della Piada passando a delle baite e poi continuando a traversare fino ad arrivare ad una selletta dove ci si ricongiunge con la traccia di salita.