Materiale: serie di friends C4 fino al 2 (3 utile se secco), qualche C3, 3 viti corte un paio di viti medie.
Goulotte effimera, mai estrema ma da non sottovalutare per la complessità di protezione di certi tiri. Paragonabile ad una Rebuffat Terray ai Pelerins in condizioni secche... da scalare un pò di più...!
ATTENZIONE: NON E' DA INTRAPRENDERE IN CASO DI TRAFFICO. LO SPAZIO UTILE SULLA COLATA E' PER DUE CORDATE AL MASSIMO, CHE SI COORDINANO BENE TRA DI LORO!!!
A INIZIO STAGIONE MEGLIO PARTIRE PRESTO LA MATTINA DAL RIFUGIO PER AFFRONTARE IL PENDIO IN OMBRA.
Risalire il canale che conduce al Filo d’Arianna per circa 6 tiri (soste a spit sul lato sinistro orografico). Non fermarsi alla sosta sull’isolotto roccioso prima della strettoria ma proseguire fino ad essa e sulla destra sotto allo strapiombo, reperire una sosta a spit al riparo dalle scariche.
L1: traversare a sx e reperire l’evidente placca rocciosa (M4+/M5 secondo condizioni) che prosegue con un nastro di ghiaccio incassato, 50m sosta a sx su chiodo e spuntone;
L2: Ghiaccio a 75/80 delicato da proteggere, 55m sosta a destra su chiodo e spuntone;
L3: Goulotte 75/80 poi diedro di M5/M5+ a seconda della quantità di ghiaccio, 55m sosta a destra su spuntone;
L4: Goulotte effimera con risalti a 80 difficili da proteggere, 50m sosta a achiodi a sx su terrazzino;
L5: goulotte incassata e effimera con breve strapiombo incassato finale, per poi continuare su pendio fino a raggiungere la cresta nevosa secondaria ingombra di blocchi. Nel caso non fosse visibile scavare e reperire sul filo di cresta nevosa un cordone intorno a spuntone.
Discesa: Dall’ultima sosta ci si cala direttamente sulla via. Oppure, se vi sono altre cordate presenti sugli ultimi tiri, dall’ultima sosta calarsi nel canale parallelo a dx (faccia a monte…) e reperire una sosta a chiodi; da qui con una doppia si torna a S3 e così via.
- Bibliografia:
- odyssee montagne