materiale utile: 12 rinvii, cordini per le soste, tiri da 30 max, si può scendere in doppia solo fino da L5.
N.B. è possibile unire alcune lunghezze con corde da 60.
Avvicinamento
Raggiungere la Berarde e parcheggiare poco prima dell'abitato, sulla sinistra è presente uno spiazzo con un cartello in legno che indica i settori di arrampicata. Percorrere il sentiero, prendendo come riferimento una roccia di forma "umanoide" formato da tre scaglie sovrapposte, prima in un boschetto di betulle e poi su pietraia, costeggiando le placche basali. La via attacca alla sinistra in corrispondenza di una sorgente (presente soprattutto a seguito delle piogge)
Descrizione
L1 – muro tecnico 5a+ (è presente una piccola risorgiva che può rendere la partenza difficile)
L2 – placca abbattuta 3c
L3 – placca abbattuta 3b e muretto 4b
L4 – placca abbattuta in obliquo a sinistra 4a sosta su cengia erbosa
L5 – placca lavorata 4c e piccolo strapiombo 5a
L6 – L7 – L8 – placche abbattute in obliquo verso sinistra (3b-4b)
L9 – pilastrino abbattuto 3c
L10 – risalto con fessure oblique 4c 15 m
L11 – placca inclinata con uscita a sinistra 3b o destra 4b.
L12 – traversare tutto a destra su placca erbosa (spit) e affrontare un muretto 4b e placca inclinata 50m
ultima sosta sul sentiero di discesa della Testa dlla Maye
Discesa: seguire il sentiero attrezzato della Testa della Maye verso la Berarde.
Storico
Facile e bella via su placche omogenee di 3b e 4b con qualche pasaggio più complesso, ben protetta, su buon granito/granodiorite, soste da collegare (dalla quinta lunghezza in poi) e tiri da 30 m max.
Ultima revisione 23/01/2023
Autori:
canale23