Dai Prati del Vallone si prosegue nel vallone principale (Vallone di Pontebernardo) e si supera la prima serie di tornanti della stradina (se visibile) fino al punto dove il vallone inizia a restringersi, si trova un bivio, qui si devono trascurare le eventuali tracce che verso sinistra portano verso il Rifugio e il Passo della Lausa, e proseguire verso destra (segnavia GTA se è visibile) lungo una stradina che risale con una fitta serie di tornanti la prima parte del Vallone di Stau. Si prende quota abbastanza rapidamente, a quota 1950 m si trascura un primo vallone che a sinistra porta al Passo di Panieris e si continua a destra fino a raggiungere il Gias di Stau 2069 m (in presenza di molta neve attenzione ai vari traversi lungo lo sviluppo della stradina). Da qui si vede bene verso destra la via restante da seguire e il Colle di Stau. Si prosegue sempre verso destra su pendii poco inclinati, arrivando nei pressi di un costone roccioso che scende dal Monte Peyron, qui si tralascia a sinistra un sentierino che porta verso il Colle di Panieris e si sale decisamente verso destra, passando nei pressi di alcune casermette diroccate, si entra nel valloncello terminale che va seguito, con percorso diretto si supera un breve ripido pendio che conduce all’ampio Colle di Stau 2500 m (cartello indicatore in legno). Dal colle si volge a destra e si inizia a risalire la cresta NE, superando subito una ripida rampa, poi un tratto pianeggiante che porta ad una larga insellatura, poi la cresta riprende a salire verso uno spuntone roccioso che sembra sbarrare la cresta. Lo spuntone si aggira sulla destra, e poi si riprende il filo di cresta raggiungendo l’anticima su neve e/o roccette affioranti, segue un tratto pianeggiante e si arriva infine davanti alla paretina terminale, alta circa 20 metri, si piega a destra e si sale scegliendo i passaggi più agevoli (piuttosto ripido) con tratti di I grado, che richiede attenzione se innevato o ghiacciato, fino a sbucare sull’ampia cima, indicata da un piccolo ometto di pietre.
In discesa si segue integralmente la via già percorsa in salita, prestando attenzione nel discendere la paretina sotto la cima.
- Cartografia:
- IGC foglio 112 - Valle Stura, Vinadio, Argentera - scala 1:25000