Sotto questa roccia dall’aspetto caratteristico si trova una delle pareti più ripide di tutto il promontorio. La roccia scende verticale fino a circa 50 metri di profondità ed è interrotta solo da alcune grotte e rientranze particolarmente suggestive.
Si scende seguendo la catena fino a trovare il fondale e da li si prosegue verso ovest tenendo la parete sulla propria destra. La parete diventa particolarmente interessante sotto i 30 metri, dove si possono trovare gronghi, mostelle e grosse cernie. Più a ovest, ad una profondita di circa 40mt si trova l’ingresso di una grotta, punto di riferimento da cui incominciare a risalire e ritornare verso la boa. Ad una profondità di circa 8/9 metri troviamo una spaccatura orizzontale che corre lungo la parete per circa 15 metri, da questa fuoriesce una sorgente di acqua dolce creando il particolare fenomeno noto come Aloclino.