Prendere la mulattiera 267 nel bosco in direzione del rif. Gianpace. Senza salire al Gianpace, proseguire (falesia) lungo il sentiero che segue il torrente Goglio. Su un masso, deviazione a sinistra per la forcella di Zulino.
Continuare dritti, si sale per un prato.
Al bivio (paletto) continuare in costa a destra per il 267 (al ritorno, se si fa anello, si arriverà a questo stesso paletto dal sent. 232). Passare due cascine per pascoli, poi una bella baita con steccato in legno, quindi su fino alla Madonnina.
Seguire la dorsale erbosa, quindi in costa sotto al pizzo Salina comincia un lungo saliscendi che ci porta alla deviazione per il lago Gelt. Seguirla fino al bel laghetto 2283 m. Si risale fino al costone ad intercettare il sentiero che parte dal lago Nero per il Pradella. Si sale , si incontra una breve paretina di ottima roccia attrezzata con cavo d’acciaio e pioli e si esce in cima alla croce. Stupenda vista a 360°.
Per la discesa, si prosegue lungo la cresta (qualche tratto di roccetta un po’ esposta) e si scende seguendo i bolli bianchi sulla sinistra. Su un masso scritta deviazione Val Sanguigno. proseguire in questo bell’ambiente roccioso di verrucano lombardo violaceo (ancora qualche semplice passaggio) e si arriva allo splendido Lago Gelato 2417 m.
Continuare per ometti e bolli bianchi fino alle Baite di Presponte 2097, e a questo punto , lungo il senti. 232, si arriva ad un’altra baita, infine al paletto iniziale, al Gianpace e alla macchina.
- Cartografia:
- Foppolo - Valle Seriana 1:50000 Kompass
- Bibliografia:
- Alpi Orobie over 2000 - vol.2 Orobie centrali