Dopo un breve tratto di strada asfaltata, la salita prosegue su mulattiera e sentieri attraversando ampie faggete sino ad incrociare la gippabile a quota 1500 m circa; dopo aver perso una cinquantina di metri di quota, s'imbocca in ripida salita un pendio parzialmente boscato che conduce all'Alpe La Ciarma. Da qui si effettua un traverso sul versante piemontese e si guadagna la cresta che conduce con ampi panorami al Bec di Nona.
L’itinerario inizia a monte del parcheggio, a 450 m di quota, sulla sinistra della strada lungo la mulattiera con segnavia n.2 che sale con ampi punti panoramici sino ad Ivery (660 m).
Percorse poche centinaia di metri, in un tornante al centro delle case, si trovano sulla sinistra una fontana ed un lavatoio: qui parte il sentiero balcone che porta all’area della riserva naturale di Holay (774 m), erboso pianoro posto in una depressione sotto alla rocca dove si ergono i resti del castello di Susey (836 m), regione dove ora ci si trova, come ci illustra un pannello informativo.
Si prosegue a sinistra percorrendo un tratto di strada asfaltata che supera il borgo, si passa sotto la condotta della centrale idroelettrica e, poco prima delle case di Fabiole (898 m), si prende una traccia a destra che giunge all’Alpe Pian de Gias invertendo il senso di marcia; in prossimità della fontana vicina alla baita, la traccia sale a destra, lasciando l’alpe a sinistra, sino ad arrivare a Pian Gregnit (986 m).
Passando sotto la baita e proseguendo verso sud, si trova subito la mulattiera che sale a sinistra in direzione est e la si segue sino ad oltrepassare un paio di alpeggi a quota 1388 m e 1440 m; da quest’ultimo, attraverso una poderale, si prosegue in direzione ovest ad incrociare la carrozzabile che, proveniente da Barmette e Ver-Vert, raggiunge l’Alpe La Ciarma.
Si segue la gippabile a sinistra, scendendo sino ad una marcata curva dove la strada aggira una sporgenza rocciosa: qui si sale a destra all’altezza di un muro di contenimento, raggiungendo in breve il rudere di Gavanna e guadando poi il torrentello a sinistra per risalire un crinale in una bella faggeta. Oltrepassata la baita di Tiombe (1659 m), è possibile arrivare all’Alpe La Cialma traversando brevemente a destra per poi risalire il pendio soprastante, oppure proseguendo a mezzacosta per incrociare nuovamente la carrozzabile e seguirla più lungamente con minore pendenza fino all’alpe (1841 m). Zigzagando tra i pascoli sommitali si raggiunge il Colle della Ciarma (1911 m), affacciato sul versante di Carema. A sinistra sul versante piemontese si percorre un traverso tra larici nani ed erba ollina, ad aggirare a S il Bec di Nona. Riguadagnato il crinale spartiacque, si segue a sinistra con facile percorso sino alla vetta.
Discesa per la via di salita.
- Cartografia:
- Valle Dora Baltea Canavesana