L'uscita Chaud fu considerato il passaggio più ardito del massiccio per diversi anni...
Roccia da buona a ottima ma molto compatta e poco proteggibile. Circa 10 chiodi, 3 nut incastrati, 1 friend incastrato, su 700 m di via. Nessuna sosta in loco.
Roccia bruttina invece sul quel capolavoro di illogicità che è l'uscita Chaud.
Ottima descrizione sulla Labande. In generale: salire le placche, traversone a sinistra per raggiungere zona meno ripida (IV-V), si segue un fessurone con acqua che scorre per 120 metri (passi di V+); camino, si arriva a banda di neve; si sale uno sperone, si traversa a sinistra e si torna a destra in roccia cattiva; poi su, si arriva a 12 metri dalla cresta. Di qua si puo’ andare all’uscita Chaud, capolavoro assoluto di illogicità e contraria alla ricerca della via a “goccia d’acqua”: 2 lunghezze in traversata verso sinistra (passi 6a, roccia delicata); poi un camino, da cui si esce in cresta, a 8 metri dalla vetta! Quindi il tiro dopo si riscende nel camino, si risale per degli svasi verso destra, roccia e protezioni delicate, traversata a destra, si fa sosta (segni di chiodatura- la nostra); e poi fessurino di 3 metri per uscire in vetta (6a).
R.Gallat et A.Santimone, juillet 1951, per la parte bassa
Primo percorso integrale : P.Chapoutot et J.-L Mercadié 22 agosto 1968
- Bibliografia:
- Labande