Utili due mezze corda da 60 m, due staffe, un fifi, 17 rinvii cordini/fettucce per collegare o rinforzare i cordini di alcune soste. Da S4 non è più possibile ritirarsi dalla via.
L1 – 5c, 50 m
Salire la placca subito a sinistra di “Desiderio Sofferto” (primo fix molto alto). In alternativa si possono salire i primi metri di “Desiderio Sofferto” e al secondo fix, anziché continuare diritti, si obliqua a sinistra per placca rimanendo a poca distanza dal diedro fino a giungere in corrispondenza di un breve tratto più verticale e tecnico (ignorare la prima sosta con cordoni e puntare a quella inox poco più in alto).
L2 – 5c/6a, 50 mt
Salire il muro verticale e poi per placche più adagiate seguendo i punti più facili della roccia incredibilmente lavorata a gocce (12 fix, sosta su due fix da 8 mm e uno da 10 mm).
L3 – 5a/A2, 13 m
Verticalmente per pochi metri su placca, poi si supera il primo tetto (5 mt circa) oltre il quale con alcuni metri in arrampicata libera si giunge alla sosta appesa (9 fix da 8 mm di progressione, sosta su 2 fix 10 mm).
L4 – A2, 20 m
Con arrampicata artificiale e in grande esposizione si supera il grande tetto orizzontale di circa 15 m (13 golfari da 8 mm e 1 da 10 mm a metà del tetto), al termine del quale si sale dritti alla sosta appesa su 2 fix da 10 mm. Utili due staffe e un fifi.
L5 – 5a/A3, 20 m
Salire in leggero traverso verso sinistra e poi in verticale. Superare un primo breve tetto (2 m), poi ancora in verticale (faticoso) sino all’ultimo tetto (5 m), oltre il quale per facile placca si giunge alla sosta (15 fix da 8 mm di progressione, sosta su 2 fix da 10 mm).
L6 – 5c, 13 m
Pochi metri a destra, poi verticalmente per splendida placca. Gli ultimi pochi metri sono su facili roccette mosse (3 fix da 8 mm, sosta su fix da 10 mm e albero).
DISCESA
Dalla sosta in uscita dall’ultimo tetto, sulla parete di fronte a destra si notano due ancoraggi di calata. Da S6 procedere qualche metro a sinistra su pietraia per traccia, poi salire verso destra fino ad una cengia erbosa. Scendere il canalino erboso (attenzione) fino ad un ometto piuttosto grande, oltre il quale con alcuni passi (attenzione) o con una breve calata si raggiunge una piccola cengia con gli ancoraggi di calata.
Al bar del paese c'è il registro della Libera Associazione Alpinisti Chiodatori http://www.laac.it/ su cui poter annotare ripetizioni e/o fare segnalazioni in merito; inoltre è possibile lasciare qualche obolo per finanziare la manutenzione/chiodatura degli itinerari.