Percorso tecnico e impegnativo per chi lo percorre di corsa viste le asperità continue del sentiero dal fondo sempre molto sassoso e l'ultima parte di alta montagna su neve e oltre i 3000 mt. di quota.
Da Forno Alpi Graie prendere la sterrata per il santuario. E in seguito la diramazione di destra che sale subito ripida.
Al termine di questa proseguire sul sentiero che si mantiene sul lato sinistro orografico.
Il sentiero prosegue con alcuni saliscendi e dopo salita più lunga si arriva all’inizio del pianoro di Balma Massiet.
Superarlo e al termine attraversare il torrente su un ponte nei pressi dell’alpeggio.
Il sentiero prosegue sulla destra orografica del torrente, e con lungo diagonale alle volte con tratti ripidi si giunge all’alpe di Sea dove un secondo ponte di recente costruzione permette di riattraversare il torrente. Passato l’Alpeggio, il sentiero prosegue contornando il roccione e con breve salita disagevole raggiunge il vastissimo e ampio pianoro del Gias Nuovo.
Il sentiero prosegue su prati e al fondo del pianoro rimonta molto deciso una stretta gola prima con una serie di strette serpentine, poi, dopo aver attraversato un ponticello in acciaio e lose, risale l’ultimo tratto su una scalinata rocciosa posta tra due enormi massi. Il sentiero sbuca così sul pianoro del Gias Platou.
Il sentiero risale la costola erbosa molto ripida, poi volge a destra superando a svolte una dorsale in direzione del Gias (da qui è già possibile scorgere la costruzione del Bivacco Soardi-Fassero).
Continuando lungo una cresta erbosa e in ultimo con alcune serpentine su terreno ripido si giunge infine al Bivacco.(mt. 2297 km. 8,7 da Forno)
Da qui rintracciare una vaga traccia di sentiero (alcuni ometti) che con traverso discendente porta, passando sotto lo sbocco del canalone che scende dal passo Disgrazie, all’ampio canale che adduce al bacino di quel che resta del ghiacciaio di Sea dominato dalla seraccata del ghiacciaio Tonini e dalla parete nord della Ciamarella.
Risalire il vasto pianoro già avendo innanzi l’evidente colle di Sea posto tra la punta Tonini e la punta di Sea tenendosi al meglio dove rimane più agevole la camminata tra i massi e le lingue di neve a inizio stagione.
In breve dopo aver aggirato un ultimo risalto roccioso alla sua sx .(in questo tratto si è proprio all’altezza della lingua di uscita del ghiacciaio Tonini su quel che rimane di quello di Sea) si perviene con ultima ripida salita su sfasciumi al colle.(mt. 3100 km 12,5 da Forno.
- Cartografia:
- I.G.C. 1:50.000 VALLI DI LANZO E MONCENISIO