Bella escursione, su buon sentiero fino alla baita Cavannone m. 1447, quindi su prato da pascolo fino alla baita di quota 1603, poi traccia più o meno visibile fino alle baite Valii-Bianc, da queste su ampio sentiero alla curva di quota 1709 della sterrata e su quest’ultima fino al colletto quota 1866, poi per facile cresta fino alla sommità di Punta Frera o Paradiso.
POSSIBILI PRINCIPALI VARIANTI. E’ possibile raggiungere la Punta Frera o Paradiso molto più semplicemente e con molto meno dislivello, circa 450 m., dai pressi dell’Alpe Frera o ancora leggermente più in alto dal tornante quotato 1525, oppure partendo più in basso dall’area attrezzata del Pian delle Nere, quota 1339, o ancora con un percorso ancora più interessante partendo dalla zona del campo sportivo della località Palasot, quota 1038, da dove si risale il bel versante est del Monte Calvo raggiungendo Il Colletto, m. 1274 e da questo punto è anche possibile abbinare la salita al vicinissimo Monte Calvo. In ultimo per gli amanti delle belle camminate su creste e dorsali panoramiche, è consigliabile partendo dalla Cappella della Visitazione, salire la dorsale sud del Monte Calvo, scendere a Il Colletto, risalire fino al tornante di quota 1525, poi percorrere un breve tratto del sentiero n° 913 di Valpiana e risalire lungo la dorsale sud della Punta Frera o Paradiso; in questo caso la difficoltà diventa EE in quanto siamo in presenza di terreno mediamente ripido e senza traccia di sentiero solo qualche sporadico segno di passaggi di animali. Ovviamente, anziché salire la dorsale sud, si può anche continuare a seguire il bel tracciato panoramico del sentiero n° 913 e dopo aver raggiunto la baita Valpiana e la vicina Chiesetta del Paradis, si risale la breve valletta e si raggiunge il colle di quota 1866, ed in breve si tocca la vetta, per fare magari una discesa ad anello lungo la sterrata.
Parcheggiata l’auto nella piazzola dopo aver attraversato il ponte romano, riattraversare il ponte ed incamminarsi sulla sterrata passando presso la casa Moja d’Giora ed altre baite lungo il percorso fin a giungere al termine della sterrata nei pressi del Rio Vernetti. Attraversarlo ed iniziare a salire su sentiero, dopo poche passi un bivio, prendere a destra, ometto in pietra, ed iniziare a salire la dorsale alberata toccando la baite Sota Inf., La Sota, baite senza nome ed infine Saler ormai fuori dal bosco ed a pochi passi dal pianoro di Vasivressa. Arrivati al pianoro , salire a destra in direzione dell’evidente grande baita del Cavannone. N.B. questo tratto fin’ora descritto è denominato “Sentiero del Basilisco”. Dal retro del Cavannone salire il pendio erboso in direzione del Bric Pistone, giunti alla baita di quota 1603, si prosegue sul retro e dopo una trentina di metri si intercetta una traccia di vecchio sentiero, che piegando un po’ a destra, porta alle baite Valii-Bianc; giunti alla baita inferiore, seguire la mulattiera che in breve raggiunge la sterrata da seguire fino al colletto quotato 1866. Dal colletto seguire la breve cresta e dopo aver superato un paio di gibbosità, giunge alla massima sommità della Punta Frera. Verso est a breve distanza leggermente più in basso c’è una torretta in pietra con palo centrale in ferro dove qualche ignorante ha bruciato diverse coperture d’auto a giudicare dai residui ferrosi e gommosi rimasti sul posto. Discesa per la stessa via di salita.
- Cartografia:
- MU Edizioni Carta della Valle Sacra