Materiale: occorrono friend fino al n° 3 bd
casa (con numerosi cani) il segnavia bianco rosso che indica un percorso che nei primi metri è a ridosso dell'abitazione. Passare di fianco a un pollaio (proprietà privata, dunque rispetto)e imboccare la traccia che sale ripida di fianco a una vasca dell'acquedotto, per poi inoltrarsi nel bosco con risvolti. Quando la faggeta cede il posto alla pecceta Guadagnare un bivio dove si và a sinistra, seguendo un'indicazione su masso di vernice rossa con scritta: "parete sud". Proseguire lungo un tratto pianeggiante seguendo radi bollini rossi, e quindi rimontare la ripidissima traccia che conduce alla base della parete sud del Bec di Mea (ore 0,50).
L1: salire la prima lunghezza oggi detta della “Via del Naso”, ma in realtà variante “nuova” di questa. 5c, 1 breve passo di 6a
L2: seguire la “Via dei Cunei” (comune con il Naso) lungo il bel diedro fessurato 5c
L3: superare la breve spaccatura che dà accesso al traverso del Naso 6a
L4: Qui inizia l'”Antinaso”. Superare tutta d’un fiato la placca aggettante con scalata dura e tecnica 6b+ e 6c (spit non vicini)
L5: ripartire nella placca ora più abbattuta ma liscia verso sinistra e raggiungere la sosta con catena del Naso 5c (1 solo spit e nessuna possibilità di protezione)
Di qui per uscire in cima alla parete:
L6: diedro e fessura con ginepro della Via originale del Naso 5b
L7: uscire tramite la bella fessura strapiombante sotto un tetto sinistrorso, che costituisce l’ultimo tiro della via del Gran Diedro 6c+
Discesa: con tre calate spettacolari lungo la via del Naso.
- Cartografia:
- Alta Valle dell'Orco - Escursionista e Monti editori
- Bibliografia:
- Tra il Classico e il Moderno - Blatto, Bosticco, Rosa