….appena ho saputo di aver il sabato libero da impegni lavorativi ho controllato subito il meteo che ci lasciava clemenza solo per il sabato mattina fino al primo pomeriggio, così ho sentito Renzo che mi ha proposto di salire i Picchi del Pagliaio. Purtroppo io sabato mattina ero “febbriciante” (già dal venerdì) ma non potevo rinunciare poichè era gia da un mese che le salite in montagna mi saltavano per il meteo avverso della domenica, ero in “astinenza” non potevo abbandonare, così siam partiti Renzo, Chiara ed io. Nell’ avvicinamento ai picchi ci sono max 10cm di neve sul versante N-O, noi abbiamo salito solo il primo poichè il tempo non prometteva nulla di buono, la salita al 1° torrione non è difficile ma interessante con qualche passaggio un’ po più esposto, nel passaggio un po’ più delicato (ma niente di difficile) è presente un chiodo (recente poichè non arrugginito), in cima sono stati messi di recente due anelli per calata in doppia, si scende prima ad una selletta poi si scende più a dx su una cengia (passaggio un po’ più esposto ora presente neve) che ci permette di portarci nel piccolo intaglio a sx (se si usa una corda da 30m non basta per scendere in doppia fino alla cengia), da qui si scende nell’intaglio fino alla base del torrione, si riprende il sentiero e si arriva all’attacco del 2° dove sono presenti altri due anelli. Noi qui ci siamo fermati il tempo sembrava peggiorare cosi dopo un lauto pranzo siamo andati ad osservare il torrione Volmann, ma non abbiamo capito bene dove era l’attacco. Io non ero mai stato da queste parti prima ma l’ambiente con i colori autunnali è stupendo, ci ritorneremo il prossimo anno con un tempo più stabile per effetuare tutta la traversata accademica.