Orobie Ultra Trail

Orobie Ultra Trail
La gita
Tipo di percorso
Molto faticoso
Tipo clima
Al limite del caldo

E’ fine luglio e la partenza alle 10.00 del mattino alla quota di 647 m forse non è troppo indovinata dall’organizzazione, per il caldo che incide sul morale. Mi spiegano che è l’unico sistema per far transitare i corridori nei posti giusti al momento giusto per il risvolto mediatico. D’altronde queste manifestazioni hanno dei costi di cui occorre tenere conto. Si parte subito con una lunga ed erta salita composta da un serpentone dei 280 iscritti al percorso lungo. Domani partiranno anche quelli della versione “breve” di 70 km. Impossibile sorpassare poiché la traccia è stretta e il terreno al di fuori di essa non lo permette. I trailer in genere sono fortissimi in discesa dove corrono come pazzi, un po’ meno in salita! Non passano troppe ore e tra soste ai ristori e qualche rinuncia, il problema code si esaurisce. Il cielo è sereno ed è un vero spettacolo vedere i concorrenti più avanti arrampicarsi sulle affilate creste delle Orobie. Con la macchina fotografica ben posizionata riesco pure ad immortalare questi momenti in più occasioni. Comunque vada quest’avventura so’ che non ci sarà un secondo tentativo e voglio immortalare questi momenti così intensi. Queste gare di trail su lunghe distanze consentono di compiere percorsi quasi impensabili in normali trekking. Grazie ai punti di ristoro, agli zaini leggeri, l’assistenza medica e soprattutto un buon allenamento, si compiono in pochi giorni lunghissime distanze.
Le soste ai ristori sono fondamentali, occorre essere veloci ma rifornirsi sempre di cibo e bevande. Tra il cibo si può trovare pasta, brodo caldo, formaggio, snack salati e dolci, frutta ( banane, pesche, angurie, mele ) …
Per le bevande : acqua, bevande con Sali minerali, coca cola, tè caldo, caffè, in due posti anche birra. Al primo base vita di Valbondione mi fermo una cinquantina di minuti, al secondo di Zambla quasi due ore per riposare e un controllo ai piedi che per fortuna stanno bene.
Per queste distanze in cui ci si muove giorno e notte è buona cosa non compiere alcuna modifica all’andatura, ai pasti, alle brevissime soste … e non occorre allenarsi camminando nelle ore notturne se si frequentano le montagne con continuità da anni.
La parte finale del percorso che porta a Bergamo alta è la parte più noiosa ed interminabile ed è proprio nelle ultime due ore che piove con violenza per poi quietarsi negli ultimi chilometri.

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