Miroglio – Distretti (Falesia)

Miroglio – Distretti (Falesia)
La gita
giova62
3 25/05/2016

Palestra dei Distretti “Beppino Avagnina” di Miroglio

VIA PENOMBRA

Accesso e attacco della via: Raggiungere Frabosa sottana e salire verso Artesina superando l’abitato di Miroglio. Alcuni chilometri dopo Miroglio e superati dei paravalanghe, con i torrioni della palestra ben visibili a destra, reperire un ponte sul fiume Maudagna e parcheggiare l’auto. A sinistra del ponte parte il sentiero che porta ai torrioni; dall’evidente casetta scendere a destra fin quasi al fiume e reperire l’attacco della via (spit visibili anche dalla strada). In alternativa, se le condizioni del fiume lo consentono, parcheggiare tra i paravalanghe e raggiungere brevemente la base della via attraversando il fiume.
Relazione:
L1: Salire il vago pilastro per una placca e, superato un risalto, raggiungere una sosta con anello alla base di un muro giallastro. 5b+, 25m; 8 fix (da qui è possibile salire i monotiri del settore nord del torrione “B”).
L2: Salire il muro fessurato (Diretta Nord, P.Billò&C anni ’60.; richiodatura Matteo Casanova e Diego Dho) e superare un caratteristico diedro a “V”; quindi spostarsi a destra fino ad un fix con anello. 5c, 25m; 8 fix.
L3: Salire per lame direttamente sopra la sosta, traversare a destra su blocchi e salire ancora per facili lame fino ad un pulpito; quindi scendere 2m ad un terrazzino dove si sosta (2 fix). 5b+, 25m; 8 fix.
L4: Salire la magnifica lama a destra del terrazzino(già salita), proseguire sull’evidente muro, ribaltarsi sullo spigolo e salire una placchetta fino ad un terrazzino poco sotto la vetta. 5c+, 25m; 7 fix. A destra per una larga fessura (Fessura Comino) e un risalto di bella roccia offrono un’altra possibilità anch’essa già salita prima della chiodatura di I.Napoli(non segnato in foto). 5c, 25m; 4 fix.
L4 bis: Superare direttamente il muro bianco sopra la sosta (già salito) e seguire poi la linea degli spit con bei passaggi su tacche fino ad uscire su un terrazzino poco sotto la vetta raggiungendo la sosta su un muretto bianco. 6a+, 25m; 8 fix
L5: Salire facilmente per un vago camino fino alla vetta del Torrione C. 2b, 15m.
Discesa: In doppia sulla parete sud del Torrione C con 3 doppie da 25 m sugli evidenti ancoraggi oppure dalla sosta di L4 traversare facilmente a destra fino a reperire una sosta che con una doppia di 25m riporta sul sentiero a monte della casetta.
N.B. È consigliabile moschettonare tutti gli spit di passaggio al fine di ottimizzare lo scorrimento delle corde e garantire una buona assicurazione anche al secondo di cordata.
Chiodatura a fix inox offerta da “Rosso sport” di Lesegno.
Materiale occorrente: sono sufficienti 10 rinvii e una corda da 50m, alcune fettucce e qualche moschettone a ghiera.

Descrizione dell’itinerario: la via si snoda sul lato Nord Est dei torrioni “B” e “C” cercando di ottimizzare una linea attraverso i torrioni e di accumulare così un po’ di dislivello.
Non mancano i tratti di bell’arrampicata e le soste sono tutte particolarmente comode. La via, chiodata a fix inox a distanza ravvicinata si presta quindi ottimamente ad una presa di contatto con le vie di più tiri per chi flirta con il 6a e rappresenta una valida alternativa quando si ha poco tempo a disposizione per la comodità d’accesso e per la variegata esposizione: sole al mattino e ombra al pomeriggio.
Molte sezioni lungo i tiri erano già state salite in precedenza senza l’uso degli spit dai ragazzi del gruppo GAM di Mondovì e dai Sassisti della Maudagna valley negli anni ’80.
Prima salita: Diego&Giova

Link copiato