Parte della gita ad “anello”. Salita per un buon tratto sul sentiero che conduce alla Zamboni con deviazione (segnavia) sulla morena per fare un lungo e noioso avvicinamento sul ghiacciaio, paline e crepacci aperti. Molto sfasciume prima della sella del cacciatore dov’è il nevaio, che abbiamo tralasciato per salire sulle rocce. Per la discesa, sempre molto delicata, abbiamo disceso il nevaio alla sella del cacciatore, poi invece di immetterci sul ghiacciaio del Belvedere, abbiamo attraversato verso sx sotto il ghiacciaio della Norden (paline) e ridiscesi sul sentiero che più avanti incontra quello del Belloni. Qui ci sono segni di vernice che aiutano, vegetazione,fiori, profumi…
Giornata di sole, sempre bello arrivare in questo bivacco dov’è passata la storia di questa parete. Guardando il ghiacciaio ed il Canalone Marinelli ci si sente intimoriti.
Da quassù una preghiera per il mio Maestro Zen