Mangioire (Passo delle) e Bivacco San Camillo da Pian della Mussa, anello per Rifugio Gastaldi e Colle Tovo

Mangioire (Passo delle) e Bivacco San Camillo da Pian della Mussa, anello per Rifugio Gastaldi e Colle Tovo
La gita
puli88
5 25/10/2017
Accesso stradale
riasfaltato

Partita alle 9 dal piano, attraversato il ponte risalire per pochi metri poi svolta a dx e non proseguire il vallone erboso. Dopo poco un altro bivio prendere a sx e tenere il sentiero 218 fino alle Mangioire. Tutto ottimamente segnato e ripulito. Dal passo si vede già la bastionata della diga della Rossa. Di qui sempre seguendo il sentiero costeggiato l’ormai inesistente lago di Bessanetto poi su verso l’omonimo colle seguendo le tacche bianco rosse. Salita un po’ in cresta giusto per vedere com’era ma non in vetta al Bessanetto (la cresta devo ancora capire com’è ma dicono non facile) poi scesa verso il crotas già ghiacciato, risalita e ridiscesa sul sentiero del TB. Dal crotas al TB ho perso le tacche ma di fisso ci sono. Da qui fino alla Rossa qualche nevaio. Un saluto agli enelisti e via di ritorno verso il Gastaldi passando dal Fortino; bravi Luca e Ivo per il lavoro dell’omino di vetta. Dal Gastaldi giù al città di ciriè e poi all’auto. Occhio che il tratto della corda fissa del Gastaldi è verglassato.

Il vallone e il passo delle mangioire sarà anche che non c’ero mai stata ma è qualcosa di stupendo (assolutamente nella Top Ten delle VdL). Panorami sempre grandiosi dalla Rossa, ancora un po’ di foschia residua degli incendi vs la valle di Susa. Sempre rassicurante camminare sotto la bastionata rocciosa Croce Rossa-Maria-Bessanese. Grazie a Giorgio che mi ha dato l’acqua di perinera che però al fortino avevo già finito. Troppo caldo, il pile era inutile. Santa Panachè che mi ha salvato la vita al città di ciriè. Un saluto al ragazzo che ha fatto praticamente il mio stesso giro ma al contrario incontrato alla Rossa e a quello che la mattina saliva a Rocca Tovo. A parte questi pochi incontri, interminati spazi e sconfinati silenzi tutti per me. Le gite in solitaria che fanno bene all’anima.

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