E venne il giorno della Piata, una salita attesa (e temuta) da anni! Sentiero ben segnato (anche troppo) fino alla bocchetta di Fioria, poi si sale senza percordo obbligato seguendo radi ometti (può essere problematico in caso di nebbia). Sceso direttamente dal versante SE per grossi massi sul lago quotato 2555, prestando la dovuta attenzione ma senza difficoltà (trovarsi in questi luoghi completamente da solo con una caviglia fuori uso o peggio è una situazione a cui è meglio non pensare), da lì rapidamente sul sentiero di andata.
La bocchetta di Fioria è uno dei luoghi più belli e selvaggi mai visti, e i cerchi di pietre sulla cima della Piata non sono fenomeni naturali come dicono i geologi, ma evidenti tracce dei sabba delle streghe!
In vetta tempo spettacolare con cumuli in rapido addensamento. Temporale rinfrescante quando ero ormai già al lago Lazin, non ho nemmeno messo la giacca in gore e mi sono lasciato bagnare fino alle ossa (ma se mi avesse preso più su…). Morale 1: in questi luoghi vale la pena partire presto alla luce della frontale. Morale 2: in questi luoghi vale la pena non fermarsi troppo a lungo in vetta anche se il cielo è azzurro. Completamente solo da quando sono sceso dalla macchina a quando vi sono ritornato (molte) ore più tardi.