- Accesso stradale
- parcheggio un centinaio di m dopo la partenza della cabinovia
Una delle più belle escursioni delle alpi occidentali, rifatta questa volta anche con mio figlio Niccolò (la prima volta, da ragazzino l’avevo salita nel lontanissimo 1971, quando non c’era l’aiuto di catene e funi e soprattutto la presenza degli impianti e della relative infrastrutture era molto meno invadente!).
Dall’arrivo della cabinovia, conviene salire per qualche centinaio di metri sulla pista da sci e poi tagliare a mezza costa il crinale verso destra (est) fino a raggiungere Cuneaz. Noi invece all’andata, seguendo le indicazioni, siamo scesi per una stradina, per poi risalire successivamente verso Cuneaz, perdendo qualche decina di metri.
La gita “inizia” verso i 2.350 m, con 300 m tirati fino al ripiano sotto i laghi e il successivo pendio continuo che porta sulla cresta sommitale.
ATTENZIONE ai cavi in acciaio sotto la punta: in alcuni punti sono sfrangiati e sia il sottoscritto, sia un altro escursionista che ci precedeva, ci siamo tagliati una mano…
Le nuvole sono rimaste per lo più sul versante Gressoney, e ci hanno lasciato vedere il Rosa. Al bivacco Lateltin, trovati diversi stambecchi (femmine con piccioli!)-
Con Niccolò e Simonetta