- Accesso stradale
- parcheggiato agli impianti
- Osservazioni
- Nessuno
- Quota neve m
- 1200
Gran bella ed ambiziosa meta. Giro ad anello. Seguito itinerario gulliveriano per la salita. Non banale. Pendenze di tutto rispetto. La neve ci ha fatto tribolare molto dopo il pian Gioè: fatto il primo tratto di dorsale, superato il largo pianoro, poi quasi un muro e sfortunatamente la neve era tanta e farinosa. Poche decine di metri. Abbiamo tenuto duro e finalmente siamo arrivati al colletto prima della rampa finale in vetta dove abbiamo dovuto portarci a sinistra per poi mettere piede in cresta. Ritorno dalla parte opposta per raggiungere l’alpe Giasset. Dall’ometto di vetta proseguito per una decina di metri lineari per trovare via senza rocce e salti. Con molta attenzione ed un paio di punti “messo le mani” ci siamo diretti all’alpe. Dopo di che preso il colletto dal quale parte il canalino che riporta al pian Gioè.
La neve era come si presenta normalmente questo inverno: crostosa portante, crostosa non portante, sfondosa, scivolosa, farinosa, punti in cui spunta l’erba, punti in cui ve n’è più di mezzo metro. E’ sempre una sorpresa. Tanti accumuli per il vento di ieri e forse questa notte. Niente ghiaccio grazie alla breve ma intensa precipitazione di domenica.
Calzato le racchette dall’auto, fino al colletto finale di salita, dopodiché ramponi che ho tenuto fino a raggiungere il pianoro dell’alpe Giasset
Oggi con il gps vivente Adriano che ringrazio per aver sempre trovato le vie migliori.
Più tardi aggiungerò qualche foto.