Accesso stradale
Ok fino in cima alla strada
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Neve (parte superiore gita)
Farinosa compatta
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
2200

Dal bivacco si vedono le condizioni della parete: un po’ magra (tante roccette in alto) ma si esce bene e le parti di ghiaccio esposte si superano stando al centro. Sveglia alle 4. Quello che temevamo è successo: si è coperto e non ha praticamente rigelato niente. Andiamo comunque a vedere alla base della parete: lì con sorpresa la neve è più dura e allora decidiamo di salire. Gran caldo, con qualche pietra che già cade alle 6!! Con un po’ di circo e i rampant saliamo con gli sci fino a 3400, dall’isolotto, dove cambiamo assetto e partiamo coi ramponi. Fino a 3600’neve non rigelata benissimo ma nemmeno difficile e faticosa da salire. Da 3600 in poi , dove comincia a impennare un po’, troviamo ottima neve che ci permette finalmente di progredire velocemente. Ma purtroppo il maltempo ci prende e in men che non si dica ci troviamo in una nube che abbassa la visibilità di molto. Sappiamo che da lì (8:30 circa) il tempo non sarà in miglioramento, e allora per cautela decidiamo di fermarci a 3700 e scendere da lì. Le prime curve sui 50 con visibilità 2/3 metri non sono state la cosa più divertente del mondo ma, come diceva un mio grande amico e sciatore, si scia con i piedi e non con gli occhi. La neve è buona, c’è grip e allora con un po’ di fiducia si va. Poi la nube si dirada mentre noi scendiamo, troviamo neve più molle ma ancora buona da sciare e infine firn alla base della parete nei pochi scivoli ben gelati del mattino. Caffè sul tetto del bivacco e poi discesa fino alla macchina stando attenti a qualche valanga a pera che già cominciava a scendere alle 10!
Soddisfatti per aver quasi sciato tutta la parete dopo questo rocambolesco weekend, ci ripromettiamo di tornare al più presto a visitarla per godercela per intero.

Partiti da Zurigo venerdì sera con l’idea di dormire in macchina alla partenza e farla in giornata sabato visto il tempo migliore previsto. Purtroppo, durante la discesa del furka pass, becchiamo una roccia per strada che piega il cerchio e siamo con una gomma a terra e senza ruotino di scorta. E ora che fare? Le varie assicurazioni non ci aiutano.. Per pura “fortuna” siamo esattamente all’attacco di un’altra gita, il Gross muttenhorn, quindi un po’ mesti stendiamo il materasso tagliato su misura per l’alfa mito di rick e ci mettiamo a dormire con la consolazione in testa di poter quanto meno sciare qualcosa sabato. La mattina, con grande stupore, rick scopre che la sua ragazza, cavalcando l’onda di un’insonnia, è partita alle 5 da Zurigo e alle
7 sarà da noi col ruotino. Riusciamo quindi a rimetterci in marcia verso il passo del sempione, lungo la strada per il quale troviamo un gentilissimo meccanico che ci ha riparato il cerchio letteralmente a freddo a martellate, e che ci ha permesso quindi di continuare il viaggio verso la nostra meta. Pranzo a briga e poi diretti a rossboden. Saliamo con calma serafica, in stato di completo zen come il nome del bivacco dove passeremo la notte. L’idea è sempre di provare la nord del fletschorn domenica mattina ma la finestra di bel tempo è stretta e c’è il rischio che di notte si copra.. ma tentare è il minimo che possiamo fare per ringraziare quell’angelo di claire che si è fatta 4 ore di macchina per portarci il ruotino nonché il meccanico habib che è stato così gentile da offrirci pure un caffè. Ironia della sorte, nella serata dellla finale di Champions troviamo due francesi (loro poi scenderanno a piedi..) al bivacco con cui vediamo la partita (povero rick, tifoso dell’Inter, dotato di maglietta mai avrebbe pensato di prendere 5 sberle dal psg..).
Discesa dedicata a claire e habib, senza i quali non avremmo combinato un bel niente.
Con rick

Ps
l’Inter avrà perso ma almeno noi abbiamo sciato! Italia Francia 1 a 1
Pps
abbiamo trovato un iPhone nella neve salendo al bivacco, potete contattarmi qua