Dolent (Mont) Via Normale da Arnouva

Dolent (Mont) Via Normale da Arnouva
La gita
lussi2003
5 12/08/2012
Accesso stradale
sino a 40 minuti dal rif. Elena se si pernotta lì.

Pernottamento al rif.Elena, partenza alle 4 al buio e subito il sentiero sale ripidissimo sino al Col Ferret, arrivati al bivacco Fiorio albeggia. Dopo un’oretta siamo al ghiacciaio e lo risaliamo prima a dx poi a sx per evitare una zona molto crepacciata sempre con pendenze sostenute. Intanto il sole illumina il Bianco (mica è il più alto per niente!) poi il Dente del Gigante e le Grandes Jorasses, in basso il ghiacciaio di Pre de Bard è tormentatissimo. Arrivati alla crepaccia terminale, molto aperta, la saltiamo su ponte davvero esile verso sx e da lì il pendio è impressionante, 45° su neve che ancora “tiene”, oltre però è un disastro la cresta che porta in vetta è sgombra da neve, sassi e fine sfasciume si muovono scaricando sulle cordate che seguono, dunque perdiamo un sacco di tempo a salire in sicurezza. Per la discesa scegliamo un canale che pare più sicuro…un’illusione appunto! Sul pendio di 45° ci muoviamo con lentezza, il sole ha scaldato la neve, sbagliare qui significa sprofondare dapprima sulle rocce svariate centinaia di metri più sotto, oltre finire nella crepaccia terminale. Dunque attenzione, d’obbligo anche il casco eppoi partire presto ma dal bivacco Fiorio (cosa che non abbiamo fatto perchè in 9 ed il forte dubbio di non trovare posto per tutti).
Dislivello molto importante 1800 la salita e 2200 la discesa

Ora due parole sul rif.Elena: intanto non ha le ciabatte! poi non è fatto per gli alpinisti…la colazione è solamente alle 7, perciò nemmeno un thermos con un the caldo!
Ed ora l’ambiente che è superlativo più sali più sbucano montagne e guglie spettacolari, dalla vetta si va dal Grand Combin sino al Monte Rosa. Solo una cordata di due persone sulla cima e saliti dalla Svizzera.
Partita un pò in sordina, ho recuperato mano a mano che salivo, eppoi le crescenti difficoltà esigevano molta attenzione! Avrei trascorso un pò più di tempo in vetta, la giornata era bellissima appena un poco di foschia in lontananza, questa resta comunque una montagna di fatica ma di una bellezza straordinaria.
Col Cai di Varzo e la guida Medina

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