A causa di una consistente colata d’acqua non ci siamo sentiti di forzare il passo per rimontare il tettino dell’ottava lunghezza (tra l’altro potenzialmente pericoloso in caso di caduta) optando per la linea originaria decisamente più logica e proteggibile.
La sosta alla base della fessura strapiombante può essere allestita su friend e nut; noi abbiamo aggiunto ed abbandonato anche un paio di chiodi da collegare con cordino.
La sosta dopo il tiro della fessura strapiombante l’abbiamo attrezzata con un paio di chiodi su una scaglia di roccia non proprio così solida… (ho letto della possibilità di poter fare sosta su friend ma non abbiamo trovato nulla se non lo spigolino d’uscita della fessura stessa…). Tale sosta è stata rimossa per cui è indispensabile avere con sè un paio di chiodi.
Sulla placca finale è possibile proteggersi solo su un alberello pochi metri prima di sostare su albero; la roccia è a tratti lichenosa.
Oltre ad un paio di chiodi e martello, sono utili almeno due BD Camalot gialli, due rossi, un blu ed un 4.
Il recente temporale in Valle e i diversi tratti bagnati non hanno minimamente intaccato la motivazione di Giorgio, già molto alta visti i precedenti tentativi non andati a buon fine per un motivo o altro.
Diverse cordate su “Il Risveglio di Kundalini”, alcune delle quali si sono calate a causa di una colata d’acqua sotto il tetto.
ATTENZIONE! Presenza di zecche sia in Val di Mello che al Monte Piezza.