Croce (Punta e Colle della) dal Colle San Carlo per il Lago d’Arpy

Croce (Punta e Colle della) dal Colle San Carlo per il Lago d’Arpy
La gita
brunello-56
5 12/06/2016
Accesso stradale
In auto al bivio per Petosan (strada Col S. Carlo, versante la Thuile). Ampio parcheggio

Oggi, con non molto tempo a disposizione, ho optato per andare per fortificazioni.
Premessa: non sono partito dal Col S. Carlo, come nelle gite qui riportate, ma dalla strada per il Col S. Carlo, versante La Thuile, esattamente dallo stacco del sentiero 2A (che non avevo mai fatto) presso il bivio per gli alpeggi di Petosan.
Come vuole la recente tradizione subito errore alla partenza: la sterrata curva a sinistra verso una baita dove termina, alla curva sembra perdersi nell’erba, io vedo a sinistra un bel sentiero che sale ripido e lo imbocco, salvo ridiscendere quando finalmente ho realizzato che non andava da nessuna parte. Invece la sterrata, seppure inerbita, continua, sempre larga e ben visibile, con qualche bollo “2A” ogni tanto (bastava leggere la cartina …). Si attraversano un paio di ruscelletti e si arriva al pannello illustrativo dei Trinceramenti del Principe Tommaso, qui la pista si restringe, si inizia a salire e si arriva presto ad un bivio con frecce ed indicazioni in bianco-nero: il ramo a sinistra sale al fortino St. Maurice ma non va al colle; quello di destra, che invece ho seguito, va alle fortificazioni di Plan Praz (occhio ai tempi: indicati 10 minuti ma ce ne vogliono quasi 20 camminando …) dove si ricongiunge con il n. 2 che sale da Bouic. Salito lungo questo sentiero e passato il bivio con il n. 15 per il Deffeyes (palina con indicazioni) sono arrivato al Colle, da dove ho proseguito per la Cima della Croce. Stavolta ho poi passato le fortificazioni in vetta, salendo sulla punta a Nord dei fortini.
Discesa per lo stesso percorso di salita (non esattamente, in realtà non ci sono stati errori …)
Giornata dal meteo un po’ avverso. Doveva essere un po’ meglio di ieri, e in effetti al mattino non ha piovuto, ma come nuvolosità non è andata meglio e, da sotto il colle in poi, un forte vento ha fatto la sua parte; nel fortino, in cima, saggia cosa era non stare davanti alle feritoie.
Nessuno sul mio percorso, incontrato solo un gruppo al colle che ha cercato riparo dal vento nei ruderi.
Gita consigliatissima, sia per il percorso (sempre “E”) che per il contenuto, un vero viaggio nel tempo. E quindi cosa, se non 5* ?

Oggi di nuovo con Frank, desideroso di tornare on-the-road. In effetti incontenibile, sempre alla ricerca del fresco, per lui oggi il vento non era niente.
Un grazie alla moglie per l’attesa a Petosan, resa più difficoltosa da un meteo che non invitava certo all’outdoor …

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