Corborant (Cima di) da San Bernolfo per il Buco della Marmotta

Corborant (Cima di) da San Bernolfo per il Buco della Marmotta
La gita
pedrito
2 12/06/2011

Gita alla vaccaputanga…
nel senso che dopo aver cambiato meta 3000 volte causa meteo, alla fine si doveva andare al Frisson, ma visto le nubi nere, e un timido sole sul Monviso arrivati a Cuneo abbiamo optato per la Valle Stura e cammin facendo abbiamo deciso per il Corborant da S. Bernolfo, sperando di trovare meno neve e sperando fosse più breve l’avvicinamento…. In effetto il meteo ha regalato in mattinata molti passaggi nuvolosi, ma anche bellissimi squarci di sereno.
Lasciata l’auto poco sopra S. Bernolfo (occhio la palina di divieto d’accesso non è visibile, perché divelta…. in prossimità dell’invaso fluviale di cemento poco prima di una baita isolata). Tra nuvoloni, e iniziale poca visibilità abbiam “cannato” il bivio e tirato per il Passo di Barbacana (non avevamo la cartina…), ingannati da qualche ometto, poi ci siamo accorti dello sbaglio e grazie alla bussola e una provvidenziale ampia schiarita abbiamo fatto un lungo traverso sotto il Becas per recuperare il sentiero corretto. Ci sono ancora numerosissimi nevai dal lago di Lausfer inferiore, solo in qualche canalone la neve sta andando via. Praticamente dal lago si cammina quasi sempre su nevaio e isole rocciose (rocce montonate) e qualche ostica pietraia, per evitare qualche nevaio. Nel salire non essendoci, bolli, paline visibili, e punti di riferimento evidenti, conviene tenersi sulla dx dei laghi (salendo). Costeggiare sempre sulla dx (come d’altronde indica il sentiero sulla cartina) anche il lago Superiore e rimontare in direzione nord-ovest per pietraia e nevai guadagnando l’accesso al canalino del Gendarme. Il canale della normale del passo del Corborant è ancora ben innevato e non è di particolare pendenza, il canalino del Gendarme invece ha già scoperto il cono di deiezione… ma nella parte più ripida c’è ancora neve. Purtroppo non molta neve per rendere agevole il superamento roccioso del masso che sbarra il canale e né troppo poca per affrontare il “buco della marmotta” (ostruito completamente da nevaio). Il passaggio di III attualmente è molto delicato, perché il nevaio del canalino ha formato una sorta di “crepaccia terminale” dal masso che non permette di attacare bene il passaggio, che seppur brevissimo è veramente ostico, data la presenza sotto di un notevole buco… quindi non vi è possibilità di trovare un buon appoggio per issarsi sul passaggio… oltremodo non sapendo se c’erano spit avevamo addocchiato un unico spuntone per doppia più sopra nel canalino (sotto la cornice verticale in uscita), ma presumilmente lo spezzone di corda da 30 mt. che avevamo appresso non sarebbe stato sufficiente per una “doppia”, che portasse comodamente oltre il masso. Noi dopo qualche vano tentativo ci siamo fermati qua, anche perchè erano già le 13 passate, e il tempo stava ripeggiorando (nuvoloni, riduzione visibilità). Sceso il canalino faccia a monte con picca ramponi su neve marcia su neve ghiacciata…, un po’ delicato.
Personalmente penso concordando con Marcog72 (http://www.gulliver.it/index.php?modulo=itinerari&template=dettaglio&id_gita=5905), che per la salita primaverile sia nettamente consigliabile la via dal Migliorero, seppur più lunga, ma più semplice e di migliore esposizione per la neve. Da questo versante conviene affrantarla, in inverno o prima primavera, con abbondante innevamento, o in piena estate-autunno, quando il “passaggio della Marmotta” è praticabile e privo di tappi di neve .
Gita per niente banale, parecchio lunga, completa; emotivamente scriverei da ****: meteo al mattino più che accettabile (ampi squarci di sereno), ambiente stupendo: severo d’alta montagna, tra nebbie, nevai, laghetti ghiacciati, prati fioritissimi, fontanili d’acqua ovunque, cascate, veramente notevole. Purtroppo però non in condizioni, soprattutto se nei prossimi giorni farà caldo (ieri tutto sommato ha fatto fresco 8 gradi ai 2700, mantenendo i nevai accettabili)

Osservazione personale opinabile:
da relazione leggo che dall’altra parte nel vallone del Migliorero, nell’altro canalino c’è un’ inutile catena… secondo me, non sarebbe una malvagia invece mettere da questo lato, uno spit all’attacco e uno all’uscita per un’eventuale piccola “doppia” (vedi Canale dei Genovesi), permetterebbe di salire e soprattutto scendere il passaggio con relativa sicurezza in inverni magri di neve o in tarda primavera…

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