- Accesso stradale
- ok fino al tornante successivo alle Grange Ciarviera
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2300
L’acquazzone in pianura non faceva promettere niente di buono ma, poco oltre l’imbocco della Val Maira, cielo sereno e gran vento. Lasciato l’auto al ponte delle Fie e risalito la sterrata sulla destra orografica del vallone fino alle Grange Ciarviera dove c’erano diverse auto… a leggere meglio Gulliver… Risalito il Vallone dell’Infernetto inizialmente senza neve, dove cominciava ad essere continua verso quota 2300 m, sul lato sinistro (salendo). Stando a destra, sono riuscita a salire una dorsale erbosa, evitando il tratto ripido innevato. Al ripiano sotto il Colle dell’Infernetto ho calzato le racchette che ho tenuto fino al Colle Ciaslaras, poi in cima coi ramponi. Forte vento che ha tenuto compagnia tutto il giorno, in salita neve molto dura che non ha mollato. Una mezza dozzina di scialpinisti sparsi lungo il percorso, qualcuno ha desistito ed è tornato indietro. Tornata al colle, sono scesa coi ramponi dal canale nord, nel frattempo tracciato da chi è salito in senso inverso. Lato Maurin con neve più sfondosa, ma accettabile. Fine della neve al Lago di Sagna del Colle a quota 2400 m. Poi veloce discesa dal sentiero estivo ormai sgombro dalla neve e ritorno all’auto.
Un saluto al solitario scialpinista col quale ho condiviso la salita, anche se a distanza. Il forte vento non ha permesso troppo dialogo in cima.
20/5/2014 – Ciao Ilario. Eri tu lo scialpinista solitario del Ciaslaras… Ci siamo poi incontrati nuovamente qualche tempo dopo e abbiamo fatto alcune gite insieme. La valanga dello Charbonnel ti ha portato via per sempre. E’ stato un piacere conoscerti.