Chersogno (Monte) Diretta Est

Chersogno (Monte) Diretta Est
La gita
sborderzena
22/12/2012

Gita in compagnia di Alain-Diego-Flowered e B.O.B. Garnero. Che dire…uno splendido viaggio nella montagna, una giornata intera trascorsa a salire e scendere questa imponente parete. E la esperta compagnia di due ragazzi che di montagna “ne sanno”. Che ti rassicurano non con le parole, ma con le azioni compiute. Con la visione di una via difficile da trovare, ma che cercando tra le pieghe della montagna, si rivela straordinariamente bella e interessante.
La partenza è da Cher-Sogno, l’aurora e le sue luci colorano l’aria e la neve intorno a noi. Raggiunta la parete B.O.B e Alain cominciano, sapientemente, a trivellarla. Io un pò indietro li osservo e cerco di raggiungerli. Invano. Arrivati al primo sbarramento roccioso ci sparpagliamo e cerchiamo un passagio “potabile” , ma i primi approcci si riveleranno fallimentari. Poi Alain si toglie lo zaino e usa le sue lunghe gambe per superare la roccia e raggiungere la neve. Ci passiamo il materiale con la corda. Un pò di ingaggio non guasta. Saliamo e cerchiamo la via di discesa. La trova B.O.B. con il suo incredibile fiuto. La cengia Garnero! Possiamo continuare. Prima di uscire sul plateau ancora B.O.B. mette in mostra la sua abilità, lavorando una insidiosa cornice e sulla quale avrà la meglio. Ora tocca a me tracciare. L’arrivo in vetta è stupendo. Ci ha fatto sudare. Discesa iniziale su neve perfetta. Raggiunta la cornice e superata non così facilmente, ci aspettano una 20ina di metri di misto. B.O.B mi imbraga come un salame, ma a me dà una grande sicurezza passare quel tratto insidioso. Fuori si scende su farina pressata sino a raggiungere la cengia…esposta a dire poco. B.O.B. passeggia, lo guardo con una punta di invidia e una grande ammirazione. Alain è altrettanto rapido, io mi fido delle loro parole e passo…pensavo peggio! Da qui in poi solo neve. Ci fermiamo a guardare uno stambecco che ci sgrida con le sua “urla” e ci ricorda che siamo ospiti e che quella è casa sua! Luci e colori invernali sono lo sfondo per le ultime curve e poi di corsa alla macchina.
Con il permesso di B.O.B. ideatore della discesa, la linea prende il nome da mia moglie, appunto Cristina. A lei dedico questa bellissima parete. A lei che pazientemente sopporta la mia lontananza, ma che sa sempre accogliermi, con un sorriso, ogni volta che torno a casa.
Du bon ski…

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