Caramia (Bocchetta) da Vasario

Caramia (Bocchetta) da Vasario
La gita
giuliof
4 31/12/2015

Utilizzato per la discesa il percorso segnato coi bolli b/r come da relazione, In salita invece è stata tutta un’avventura nella nebbia e nella galaverna con esplorazione del versante sud della montagna. Ambiente incredibile pieno di balme, grotte, placcacce, canaloni e massi incastrati reso ancor più magico dalla visibilità ridotta a pochi metri. Nonostante questo, dopo vari tentativi per vari canali, cenge, placche lavorate, tracce di animali e forse qualche tratto di antico sentiero, giungo allo spuntone ardito posto tra la bocchetta e la punta Caramia. Partito da Vasario in direzione bocchetta, mi stacco dal sentiero dopo pochi minuti: poco sopra la prima baita mi tengo a sinistra per un centinaio di metri e mi trovo sopra la prima balza rocciosa. Procedo tra ginestre e felci fino a riprendere una pietraia ai margini della faggeta e proseguo fino alle lisce placche nere. Provo ad esplorare un po’ e poi risalgo un canale stretto tra 2 pareti che sembrano un groviera con buchi di tutte le dimensioni, da pochi centimetri fino a parecchi metri nei quali ci si può infilare dentro. Tale canale ha un masso incastrato grande quanto un furgone, si uscirebbe a sinistra e si passerebbe anche sotto ma cerco e trovo qualcosa di più facile a sinistra del canalone dopo averlo disceso. Risalgo il canale principale tra i 2 blocchi e passo in quello che sembra un tratto di antico sentiero, facendo qualche tratto sulle comode placche a destra. Risalgo infine un ultimo canale dove qualcuno sembra aver aperto da poco un varco nella fitta boscaglia con un falcetto e riprendo la dorsale boscosa che passando da 2 gruppi di baite in rovina mi porta tra la cima e la bocchetta. Evidentemente nella nebbia non mi sono tenuto abbastanza ad ovest e non ho beccato il canale che dovrebbe passare più a destra e arrivare dietro la cima passando in mezzo alle più imponenti strutture che la sostengono. Vedremo quali altre possibilità offre questo versante. Disceso a Vasario siccome era troppo presto faccio un’ulteriore puntata verso le rocce che sovrastano la borgata di Ceresa, tagliando di traverso su pendenze un po’ più moderate delle precedenti ma con qualche passo di arrampicata nella parte finale: impressionanti anche qui i vari canaloni e dorsali che sprofondano verso il basso. Purtroppo non mi riesce di inquadrare bene la linea più diretta verso la punta Caramia: le foto fatte nella nebbia non trovano corrispondenze precise con quelle fatte da Vasario, dal canalone della Custreta e dalla Testa di Betassa anche a causa delle diverse angolazioni. Oggi tutto EE/F con un po’ di uso delle mani ma senza tirare fuori attrezzatura da arrampicata che avevo abbondante nello zaino. Una picozza da terra è stata particolarmente utile nei pendii più ripidi, indossato sempre il casco.

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