Bellissima salita, lunga e abbastanza impegnativa, ben protetta da molti chiodi (che sembrano in grandissima parte buoni). Soste ottime. Avevamo letto pareri discordanti sulla roccia: marcia, fragile… tutte cazzate: la roccia è OTTIMA, 5* sia come solidità sia come qualità (naturalmente, gran merito delle numerose ripetizioni…), l’arrampicata in libera è spesso divertente e piacevole.
Ottima relazione su camptocamp, seguendo il disegno di Cambon; abbiamo concatenato molte lunghezze come consigliato su camptocamp con corde da 60 (in effetti, al costo di un po’ di attrito in più, credo si guadagni tempo).
Solo una nota: L16 camptocamp non ha sosta, conviene seguire la rampa (quella più a destra di tutte), buono spuntone per sosta alla sommità.
Tutti i tiri meritano. I tiri in alto sono comunque ancora sostenuti, ma ancora ben protetti da chiodi.
Avevamo molto materiale dietro. Ad oggi, serve serie BD 0.3-2, nient’altro. (poi secondo me un mazzetto di chiodi ed un martello ci sta sempre nello zaino per questo tipo di salite). Se si sceglie di concatenare dei tiri, utili una ventina di rinvii, rinvii allungabili, e qualche anello di fettuccia-cordino. Una staffa leggera ed un fiffi per L2 fanno guadagnare un po’ di comfort e risparmia bicipiti ed avambracci
A mio parere duri L4 e L5 (ma ben protetti), davvero “majeurs” la placca di L6 e la lama-fessura di L9!
Con Trilly, che sogna le dolomiti…
Bivaccato sotto il pas du Follet sotto le stelle, comodo ma non c’è acqua… Gita che si farebbe bene in giornata, conviene allora fregarsene del divieto di transito della strada forestale.
Oggi solo noi in parete, ieri almeno 3 cordate. 9 ore per noi.
La discesa del Passo del Folletto è abbastanza scabrosa è da’ la sveglia.
Grande salita, riuscita al secondo tentativo (titolo del primo tentativo: “travelgum” + “fantozzi colpisce ancora”).