Partiti senza fretta alle h.07.20 dal bivacco dove abbiamo pernottato, per arrivare all’attacco della ferrata seguendo i radi segni di vernice tra massi e poi magri pascoli ci abbiamo messo 30 min. Alla base dell’attacco persiste ancora un nevaio che non da problemi. Ferrata in condizioni un po’ cosi, cosi sopra tutto la prima parte, da segnalare qualche fittone che si muove ed uno staccato ed il cavo un po’ datato. Occhio su certi segmenti con il cavo un po’ lasco che fa onda, se ci si trova dentro in due (cosa che non dovrebbe succedere per la progressione in ferrata) che il secondo sotto potrebbe sbilanciare il compagno sopra in uscita o viceversa. Meglio la parte superiore, corda più tesa e molte staffe che agevolano il percorso, scala finale facile con pietra fatta partire da un cucciolo di stambecco alle prime armi, sbuchiamo poi dopo h. 1.40 dal bivacco, al Sonnigpass-P.so Bottarello 3147mt. dove finisce la ferrata. Ovviamente se non si scende in Svizzera si deve scendere a ritroso l’intera ferrata che in discesa diventerà un pochino più difficile, occhio a non appendersi come un mulo calibrando bene i passi cercando di non smuovere dei sassi.
Ferrata di approccio per la salita al P.zo di Loranco, che dal passo prosegue in cresta a dx. Se si va a sx si sale verso la visibile anticima del P.zo Bottarello, che cela la vera cima ancora distante. Oggi in compagnia di Sergio e Beppe oltre alla coppia di Novi Ligure Marco e Maria che saluto e che ha condiviso con noi sia la salita che la discesa. Giornata meteo limpida e serena fino a mezzogiorno quando oramai eravamo già scesi, poi piano piano si sono formate le solite nuvole del posto e per quelli che sono saliti dopo il panorama è stato purtroppo celato.