Partito da casa che ancora pioveva, fiducioso nelle previsioni di una parte dei siti meteo che lasciavano qualche speranza di schiarita, e così fu ! Anche se inizialmente mi è sembrata una scelta di ripiego, devo dire che questa ferrata, dopo 3 giorni di pioggia abbondante, può rendersi intrigante e regalare qualche soddisfazione anche a chi di ferrate ne ha provate un po’ e la sta ripetendo per la quinta volta. Rocce molto bagnate specie nel primo settore e nella parte bassa del secondo, colatoi e verglas meno continui ma insidiosi più in alto dove il percorso si fa più impegnativo. Per la prima volta incontro alcune salamandre su di una ferrata! Sempre bello, ballerino e al limite delle braccia il ponte tibetano. Finita la ferrata ho proseguito su tracce di sentiero verso nord ovest toccando le borgate Campambiardo, Camparnaldo, Celle per rientrare con la scivolosa mulattiera nei castagneti (bolli blu) verso Novaretto ed infine a Caprie a chiudere il modesto anello passando da una chiesetta lungo un sentiero a mezzacosta proprio di fronte alla Sacra di S.Michele. Nella parte alta ho dovuto uscire dal bosco e percorrere un tratto di asfalto per evitare i cacciatori che erano più scatenati di un film western.