Essa è visibile già da molto lontano, addirittura dalla autostrada Torino-Milano. L’ itinerario qui descritto si svolge, in discesa, sui regolari e non troppo ripidi pendii posti a sinistra (guardando) della cresta e lungo il canale che ne fa seguito.
Attenzione, strada con divieto di transito a q. 950.
In inverno, non essendo abitate le succitate frazioni, la strada non è mantenuta sgombra dalla neve ed a fine stagione/inizio primavera si trova spesso in cattive condizioni a causa dei numerosi blocchi franati.
Percorsa la stradina fin dove possibile si prosegue per Crestaz/Cretaz (1293m) e quindi, tagliando alcuni tornanti, si giunge prima a Losson (1353m) e poi ad Herin (1463m). Superate le case sparse dell’ abitato si prosegue per bosco di conifere (larici e pini) verso il fondo del vallone puntando al canale che scende dal pendio sud-orientale del Barbeston.
Si risale detto canale fin quasi al suo termine, quando se ne esce a destra e con un traverso si raggiunge la cresta che dal Barbeston scende in direzione est, dapprima ripida e poi pianeggiante fino a risalire appena al grande spallone del Monte Lyan.
Raggiunta la cresta al termine del tratto pianeggiante proveniente dal Lyan, la si segue fino all’ anticima est e quindi alla cima principale del Barbeston.
In discesa, dall’ anticima conviene scendere direttamente per i pendii sud-orientali, che si raccordano direttamente al canale percorso in salita.
- Cartografia:
- IGC Ivrea Biella Bassa Valle d' Aosta
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d' Italia Emilius-Rosa dei Banchi