Dato che, dopo il colle, si rimane per un tratto sul versante nord, prima di raggiungere la cresta, bisogna far attenzione all'eventuale presenza di neve residua su pendii ripidi.
Più di 800 metri di dislivello fuori sentiero , ma il percorso non sempre è obbligato , da qui il rischio di portarsi troppo fuori obbiettivo.
Si sale su mulattiera nel bosco sui fianchi ripidi del versante sud fino a oltre i vecchi alpeggi di Giacier (2163 m), si prosegue ancora in direzione del Lago di Fond senza raggiungerlo. Poco prima di dove si stacca la deviazione per il lago (lato sin orografico torrente , 2° ponticello) ( si inizia a salire i ripidi pendii erbosi verso nord est che dopo si impennano ulteriormernte fino a raggiungere una fascia di pietraie dove è posizionato un grosso omino su un sasso , non visibile dal basso. Da qui si vede finalmente il coll Taillà , ma per raggiungerlo bisogna ancora salire un ripido conoide di sfasciumi instabili. A questo punto , raggiunto il colle(m. 2931), si sale a destra per rocce rotte e, restando sul versante N, si raggiunge e si percorre una cengia in lieve discesa che aggira un salto verticale, si risale un canalone di sfasciumi o la cresta di sinistra che lo delimita su rocce accatastate (II) e ci si porta infine sulla cresta W, da quì in breve alla vetta.
- Bibliografia:
- Alpi Graie Centrali - CAI-TCI