Seguire la mulattiera per il lago Raty fino alle baite del Chapy, abbandonandolo poco oltre quando il sentiero ha un tornante verso destra e comincia a salire più ripido, in prossimità del ruscello che scende dal lago. Attravere il corso d'acqua e seguire un sentierino ben segnalato con ometti che attraversa fin nei pressi della partenza della via ‘ex art. 18’. Quindi continuare ad attraversare sotto la parete, abbassandosi un pò, per qualche decina di metri, fino ad individuare (ometti) una comoda cengia erbosa che sale fino all’attacco (30m).
L' attacco si trova un metro a destra della via dei diedri (nome alla base)
– L1: 6b, 25m, 8 spit, sosta da collegare. Il passo duro alla partenza e poi si continua per salti verticali
– L2: 6a, 25m, 5 spit, sosta con catena. Verticale
– L3: IV+, 50m, 10 spit, sosta da collegare. Placca facile ascendente verso destra che posta alla base del ber muro rosso
– L4: 6b, 35m, 12 spit, sosta da collegare. Il tiro chiave; continuo e di movimento. Al penultimo rinvio decisamente a sinistra e si scende in sosta (moschettone in loco)
– L5: 6b, 25m, 8 spit, sosta con catena. Due passi nel verticale e poi per l’arioso spigolo
– L6: 6a+, 30m, 9 spit, sosta con catena. Placca non banale poi, attraversato il diedro, un muro liscio verso sinistra e a uscire per placche verticali
– L6a: trasferimento attraversare la via dei diedri (30 metri). Sosta su uno spit e anello a sx della via dei diedri
– L7: 6a+, 30m, 8 spit, sosta Da collegare. Verso sinistra.
– L8: 6a+, 25m, 6 spit, sosta da collegare. Qualche risalto verticale
– L9: 6a, 30m, 7 spit, sosta con catena. Placchetta finale divertente
Tutte le soste sono preparate per le doppie.
Preferibile la discesa a piedi per il versante opposto: ometti lungo la pietraia, poi sentiero.