Marguareis (Punta), Rocche Bistè, Cima Bozano, Cima Pareto traversata dal Colle del Pas

Marguareis (Punta), Rocche Bistè, Cima Bozano, Cima Pareto traversata dal Colle del Pas
La gita
jeandalmass
5 22/09/2021
Accesso stradale
Nessun problema

Diversamente da quanto riportato nell’itinerario 28a del bel libro del Parodi “Nelle Alpi del Sole”, ho raggiunto il Colle del Pas partendo dal Pian delle Gorre direzione Vallone del Marguareis. Arrivato a Porta Marguareis sono sceso brevemente in Val Ellero per risalire al vicino Colle del Pas.
Da questo punto, la relazione del libro per raggiungere la Punta Carmelina è molto sbrigativa : nella realtà, il dossone erboso che si sale dal Colle del Pas conduce facilmente sulla quota 2430 (interessante punto orografico: nodo fra le valli Pesio, Ellero e Tanaro. Questa elevazione può anche essere raggiunta direttamente da Porta Marguareis, salendo più o meno sul filo la dorsale Pesio-Ellero e scavallando altre due elevazioni – 2385 e 2400 – con difficoltà max da me giudicate l’anno scorso F+).
Dalla quota 2430 si percorre la cresta/displuvio Pesio-Tanaro e con divertente arrampicata si supera un’altra elevazione q.ta 2465, dalla quale si scende alla base del risalto che conduce sulla vetta della Punta Carmelina. Questa Punta in realtà è costituita da alcuni grossi blocchi accatastati: su uno di questi è presente un ometto di pietre. Per raggiungerlo ho seguito un piccolo diedro/camino lato Pesio, abbastanza ripido ed esposto.
Sul blocco-cima sono presenti due anelli metallici utili per effettuare una comoda doppia di cica 15 mt che permette di raggiungere il Colletto Ernesta. Da questo punto il torrione orientale della Cresta Ernesta si mostra in tutta la sua spettacolarità!
Essendo la scalata dei torrioni superiore alle mie capacità, ho deciso di percorrere la cengia lato Nord – suggerita dalla relazione del Parodi – che conduce al Colletto Emma (o Colletto Est di Bistè). Se non ché, giunto alla base dell’ultimo torrione (il più elevato della Cresta Ernesta, quotato 2500 m), ho adocchiato la possibilità di salirlo lungo una rampa lato Tanaro. Sono così giunto in cima abbastanza facilmente (PD?) ed ho inconsapevolmente evitato il temuto passaggio molto esposto di III° che avrei dovuto affrontare continuando sulla cengia lato nord.
Sulla vetta del torrione (da qui la Punta Emma è vicinissima e si può vedere nel dettaglio il percorso da seguire per salirla, anche se pare “molto difficile” per la sua presunta verticalità) è presente un anello metallico che permette, con una doppia di 15 mt, di raggiungere il Colletto Emma.
Dal Colletto Emma ci si alza di qualche metro per andare a raggiungere, verso sinistra, la base della placca fessurata che occorre salire: alcuni spit ed un vecchio chiodo suggeriscono la direzione da seguire. Superato il primo tratto verticale (III° +, quando tornerò e non sarò solo magari faremo un tiro di corda) ci si immette in una zona meno ripida e più erbosa che conduce facilmente sulla cresta sommitale.
Qui terminano le difficoltà alpinistiche, ma la vetta del Marguareis sembra ancora molto lontana … In realtà le cime Bozano e Pareto si superano abbastanza velocemente (ho seguito la relazione del Parodi per salire la cresta della Bozano), pur ansimando durante le risalite.
Dalla Cima Pareto facilmente sono sceso a destra del Colle dei Torinesi (indicato da una palina), per attaccare direttamente il ripido pendio del Marguareis, fra roccette ed erba.
Superato il Colle Est sono giunto sul bordo della vertiginosa parete nord e, con facile arrampicata, in “punta” al Marguareis.
Per la discesa, dal Colle Est ho percorso un ripido dosso di sfasciumi instabili (destra orografica dell’avvallamento) che, senza particolari difficoltà, mi ha condotto su una zona prativa. Scendendo rapidamente in diagonale verso destra, ho raggiunto le funi metalliche del Sentiero Sordella. Questo tratto di percorso, dal Colle Est, permette di abbreviare la discesa (che normalmente transita nei pressi del Colle dei Torinesi), ma occorre prestare molta attenzione ai detriti instabili della parte superiore ed è assolutamente sconsigliato in caso di pioggia o scarsa visibilità.
Sono così giunto nel Canalone dei Torinesi e, seguendo il comodo sentiero, al bivio incontrato qualche ora prima durante la salita nell’alto Vallone del Marguareis. Ritornato al laghetto ho scelto di percorrere la breve risalita al Rifugio Garelli perché ero rimasto senza acqua (da quì deriva il dislivello complessivo della gita) e così ho fatto ritorno al Gias Sottano di Sestrera senza ripercorrere il sentiero dell’andata.
Velocemente giù fino al Pian delle Gorre.

Che dire … difficilmente il Marguareis tradisce le attese! Oggi giornata spettacolare, temperatura ideale senza vento, orizzonte limpido a 360°.
Fosse possibile metterei 10 stelle. Anzi, 9,5 perché la pianura era caliginosa ed il mare coperto dalle nuvole (però si vedevano i monti della Corsica).

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