Il sentiero parte invece dalla chiesa a 1260m, nella parte alta del paese. Si sale per un po’ attraverso i pascoli e lungo il margine del bosco.
Dopo aver superato i primi 250m di dislivello si incontra una strada sterrata che con pendenza ridotta e attraverso boschi di larici e abeti si inoltra all’interno della valle mantenendosi sulla destra idrografica a pochi metri dal torrente.
Al termine della carrozzabile si attraversa il ponte oltre il quale il sentiero sale ripido attraverso il bosco per uscirne in prossimità dei pascoli di Borghetto, si sale ancora fino a raggiungerne il nucleo di baite (1900m).
Senza troppa fatica si continua a salire seguendo i segnavia, si costeggia il Lago Grande (2302m) e poco dopo il Laghetto del Mot (2349m);con un ultimo breve tratto si giunge al Passo Baldiscio (2356m).
La seconda parte del percorso ripercorre quest’ultimo tratto fino alla quota di 2250m; qui anche se non vi sono segnavia bisogna attraversare il torrente e risalire il piccolo poggio erboso di fronte al punto di attraversamento.Si scende poi in direzione SE fino alla quota di 2200m. Ora bisogna cercare e seguire con attenzione i pochi bolli (Nel caso in cui non si trovassero si deve raggiungere il Piano dei Cavalli attraverso un varco ben visibile da sotto).
Si punta ora a S toccando di nuovo i 2350m. Arrivati in vista di un lungo ed evidente muro a secco lo si raggiunge. Oltrepassato il muro si vede il Lago Bianco (2317m).Senza arrivarci si punta a SE verso una traccia evidente tra i pascoli.
Da qui si entra in una zona pianeggiante ed erbosa interessata da evidenti fenomeni carsici con numerose doline ed affioramenti calcarei.
Si attraversa quest’area in direzione NE, si passa nei pressi del Buco del Nido. In alternativa si può rimanere sulla traccia fino ad intercettare il sentiero C30 verso Isola (attenzione a non andare verso S.Sisto!).
Se invece si decide di “navigare a vista” dal Buco del nido si punta dritti a S in discesa,prima attraverso i pascoli dell’Alpe di Frondaglio e poi attraverso un bel bosco di larici, fino ad intercettare la strada sterrata che scende in fondo valle.
Al termine di questa strada si incontra il sentiero percorso nella prima parte della salita e l’arrivo del sentiero C30.
Volendo compiere un’ultima deviazione si può scendere a Isola percorrendo la starda asfaltata attraverso gli abitati di Ca’ Raseri e Canto dove si trovano alcuni carden, le tipiche abitazioni costruite con tronchi incastrati, ancora ben conservati.
(foto della gita su http://xoomer.virgilio.it/molok/)
- Cartografia:
- kompass 92 valchiavenna - val bregaglia