Conviene lasciare l’auto nell’ampia area di sosta prima della fine della strada di San Gottardo, perché l’ultimo parcheggio prima dell’abitato è molto piccolo. In breve di raggiunge la suggestiva frazione di San Gottardo (m 1329), attraversarla ed al bivio seguire il segnavia 552 verso San Giorgio (m 1410). Scendere brevemente ad attraversare il torrente Ronco (o Pianello), ripida risalita fino all’Alpe Rondecca (m 1565), altra breve discesa a guadare l’Ender Wasser e nuova ripida risalita all’Alpe Cevia (m 1659) ed alla Bocchetta di Cevia (o di Rondo) (m 1879). Si perde nuovamente un po’ di quota fino all’Alpe Laghetto (m 1810)e salita continua passando per i ruderi della Miniera di Nichelio, tenendo la sinistra al bivio del passo dei Rossi, fino al colletto ed in altri dieci minuti alla cima del Capio ( m 2172), con croce e libro di vetta. Al rientro dal colletto è possibile la deviazione della Via delle Creste (EE-A), non consigliata in discesa senza adeguata attrezzatura. Riprendere invece la via della salita fino all’Alpe Laghetto. Di qui risalita fino alla Bonda Piatta (m 1910) (di fronte in lontananza i morbidi versanti dell’Alpe Cevia e l’itinerario della salita). Si prosegue lungo il ripido versante erboso, seguito da un traverso molto esposto, attrezzato con corde fisse, per ricongiungersi al segnavia 549 all’Alpe Sinasecca (m 1748). Di qui è possibile rientrare a San Gottaro con il segnavia 550, oppure proseguire fino all’Alpe Pianello (Baita del CAI Borgomanero)(m 1801) e proseguire per il grande sentiero Walser che scende a Rimella da Campello Monti, passando per l’Alpe Selletta e la Posa dei Morti.