Dai Bagni di Masino imboccare il sentiero per il rifugio Gianetti e seguirlo fino ad arrivare alla bastionata rocciosa, alla sinistra del sentiero, da cui scendono numerosi ruscelli o cascatelle. Arrivati quasi alla parte più alta della bastionata il sentiero passa su un ruscello che scende, ripido e con diversi salti, dalla valletta di destra.
Senza superare il ruscello uscire dal sentiero e risalire i ripidissimi pendii di destra aprendosi la strada tra vegetazione alta e foltissima, stando sempre sulla destra (salendo) del ruscello. Le indicazioni per la salita sono molto rare e poco visibili (qualche ometto seminascosto dalla vegetazione, a volte strisce di nastro plastico attaccato a rami d’albero da qualche buonanima).
La direzione da seguire è sostanzialmente quella della massima pendenza verso un gigantesco monolite di granito che campeggia ben visibile là in alto.
Verso i 1900-2000 m di quota la vegetazione si fa più bassa, la pendenza si riduce e la valle si apre. Continuare a risalirla in direzione del monolite (sulla destra vi sono degli ometti, più utili in discesa che in salita).
Giunti alla base del monolite voltare a destra ed entrare in un anfiteatro di precipiti pareti rocciose. Spostarsi sulla destra e risalire, con brevi passi di arrampicata, il grosso intaglio che si vede scendere dalla sommità destra dell’anfiteatro. Spostarsi poi progressivamente a destra ad aggirare, salendo, l’estremità destra dell’anfiteatro. Ci si trova su pendii erbosi alternati a placche rocciose.
Continuando a salire e a spostarsi a destra si giunge sull’ampio crestone sovrastante l’anfiteatro. La cima è ora perfettamente visibile con la sua caratteristica lama staccata. Salirla tenendosi tendenzialmente sulla sinistra della rampa finale (II max) fino all’enorme ometto di vetta. Discesa per lo stesso itinerario.
- Cartografia:
- Kompass n.92 - Chiavenna Val Bregaglia