Materiale: eventualmente due picche per la parte alta del couloir (passaggi tra i seracchi fino a 55-60° a seconda degli anni). Viti da ghiaccio.
Non fidatevi troppo delle informazioni fornite dai gestori, meglio rivolgersi all'ufficio guide di Verbier e al rifugio de Valsorey dato che il couloir du Gardien è la via più veloce e sicura (se in condizioni) per scendere da questa montagna (e quindi molto seguita anche da chi sale l'arete du Meiten).
I° giorno: da Fionnay risalire il ripido sentiero che poi inoltrandosi nella parte alta della valle diventa un mezzacosta molto panoramico, tot. 3-3,30 h.
II° giorno: scendere sul ghiacciaio (paletti di segnalazione bianchi-azzurri) sino al ghiacciaio portandosi tutto a destra della seraccata a q. 2800 ca. Risalire quindi tenendosi in prossimità delle rocce (molto crepacciato, aiutarsi in alcuni tratti passando direttamente sul lato detritico sotto il Combin de Corbassiere, puntando alla base dello sperone quotato 3406.
Rimontare il pendio – couloir du Gardien fino q. 3987 (ca. 400 mt di dislivello, molto ripida l’uscita nella parte alta tra i seracchi).
Dall’uscita si punta senza particolari difficoltà al Combin de Valsorey, al Graffeniere o dopo lunga marcia e discesa del Mur della Cote (80 m, ripido) sino alla Tsesette.
Discesa per la via di salita.
- Cartografia:
- Cartografia svizzera, Foglio Arolla
- Bibliografia:
- CAS, Collana Guide