Il dislivello tiene conto di alcune risalite al ritorno.
Da Forno salire al Rifugio Daviso lungo il Segnavia 315 (ore 3).
Dal rifugio Daviso seguire l’itinerario 315 b con indicazione Col Girard. Camminare su buona traccia segnalata fino a sfasciumi morenici o campi di nevato, portandosi sotto il caratteristico scivolo di glacio-nevato della “Talancia” che scende dal Col Girard.
Salirlo al centro con pendenza di 40° e un tratto di 45°, uscendo al Col Girard 3047 m (ore 1,40) salire la cresta sud-ovest della Punta Girard con attacco diretto dal colle (sfasciumi) o in caso di buon innevamento la contropendenza ovest di sotto cresta sul lato francese, raggiungendo la vetta (ore 1).
Seguire la cresta ovest-nord-ovest sul facile lato francese (neve o sfasciumi) e abbassarsi all’evidente depressione del Passo dell’Arc 3197 m (15 min).
Il lato est del passo (italiano) si affaccia sul ghiacciaio omonimo con un breve ma ripido scivolo di neve o pietrisco smosso con roccette.
Si scende agevolmente con una doppia di 60 metri dalle rocce a sud-est del colle attrezzata) fino al ghiacciaio sottostante, dove, talvolta, si apre una piccola crepaccia terminale (pericolo caduta sassi).
Dal facile ghiacciaio scendere alla congiunzione del ghiacciaio della Levanna e, aggirando le propaggini est della Punta Girard, abbassarsi per morene o nevato fino al Col di Fea, da cui si rientra agevolmente su sentiero segnato al Daviso.
- Cartografia:
- Alte Valli di Lanzo - Escursionista editore
- Bibliografia:
- 70 Normali nelle Valli di Lanzo - M. Blatto, Blu edizioni