Una bella ascensione su neve e misto, con pendenze sui 45° su neve, passaggi di II, uno di III e un breve tratto di IV prima di raggiungere la cima, valutata AD, da non sottovalutare quindi. Per la discesa del tratto più impegnativo sono previste due calate in corda doppia (si evitano il camino verticale e la placca liscia).
Un altro motivo di attrazione è lo splendido e vastissimo panorama che è possibile ammirare nelle giornate di bel tempo dalla cima del Brec, con lo sguardo che può spaziare dalle Alpi Marittime, al Delfinato, al Gruppo Ecrins-Pelvoux per arrivare al più lontano Gruppo del Monte Bianco. A mio parere è una di quelle cime che un alpinista deve salire almeno una volta nella vita, il Brec può regalarvi gioie ed emozioni…andateci e capirete perché ! Il periodo migliore per salire il Brec lungo il Couloir Bujon è il mese di giugno e la prima parte di luglio, quando il canale è ancora ben innevato. Altamente consigliabile agli alpinisti di stampo classico, amanti delle belle vie su neve e misto.
Lasciata l’auto nel parcheggio poco prima di Fouillouse, si segue inizialmente la stradina che attraversa il paese. Usciti dal centro abitato si segue ancora la stradina fino ad incrociare un sentiero che sale a sinistra (cartelli indicatori per il Refuge de Chambeyron). Il sentiero sale verso sinistra con numerosi tornanti fino a raggiungere un dosso erboso, dove prosegue poi a mezzacosta sulla destra per un lungo tratto su terreno detritico, passando alla base di un promontorio roccioso (Tete de Viturière) per entrare in un valloncello sulla sinistra che conduce al pianoro dove è ubicato il Refuge de Chambeyron m. 2626 (ore 2,30 da Fouillouse). Dal rifugio si prosegue lungo il Vallon de Chambeyron verso sinistra, seguendo un buon sentiero (con segnavia e ometti) che risale delle chine erbose e degli avallamenti detritici, passando nei pressi del Lac Rond m. 2723. Il sentiero continua la salita in modo graduale, superando un cocuzzolo sormontato da una croce (la Croix Bujon m. 2824) (la croce ricorda un militare francese che è precipitato dal Brec de Chambeyron, proprio dal canale che porta il suo nome). Si piega ora a destra, risalendo una conca ed arrivando al Lac Long m. 2783. Dal lago si prosegue ancora per un breve tratto per il sentiero che porta al Col de Gippiera, e poi si volge decisamente a destra per superare un pendio detritico fino a raggiungere il piccolo e incantevole laghetto che prende il nome di Lac de l’Etoile. Da qui si punta verso il conoide iniziale del canale Nord, e si inizia a risalire il canale tenendosi al centro su pendenza media di 40° e un tratto a 45° fino a raggiungere la biforcazione, dove si tralascia la diramazione di destra (Couloir Nord) e si prosegue lungo il ramo di sinistra (questo è il Couloir Bujon) e lo si risale, tenendosi preferibilmente sul lato destro, superando due ripidi risalti (pendenza costante sui 45°) e arrivando verso l’uscita su terreno meno ripido. Il canale termina in un tratto pianeggiante della cresta NNE del Brec, dove si incontra una cengia e gli ometti della via normale proveniente dal Bivacco Barenghi. Si deve seguire la cengia che traversa alcuni salti e gradoni a sinistra in direzione del risalto verticale che scende dalla vetta. Arrivati nei pressi di alcune piccole torri, si va a destra, superando alcuni gradini rocciosi (con passi di II) fino a raggiungere un ripiano inclinato cosparso di pietrame. Siamo arrivati alla base del tratto più impegnativo della salita, si deve superare ora un placca inclinata e liscia, solcata da una fessura (che può essere piena di neve e/o ghiacciata), sono circa 6 metri di III (chiodi in posto per l’assicurazione). A questo punto siamo alla base del camino verticale terminale, altro circa 25 metri, che viene risalito sulla parete di destra, passaggio non semplice, valutabile di IV e non di III come viene riportato su molte guide alpinistiche, da salire con attenzione (delicato con roccia bagnata o innevata) arrivando quindi sul bordo del pianoro detritico sommitale, nei pressi di un ottimo punto di sosta, con due spit, catena e moschettone in loco. Non rimane che volgere a destra e per una traccia tra i detriti si raggiunge la vetta in breve. Sulla vetta si trovano una croce e il libro di vetta. (ore 4,00 circa dal Rifugio alla cima, tempo che può variare a seconda delle condizioni). In discesa, una volta raggiunto il bordo del pianoro e il terrazzino dove sbuca il camino, utilizzando gli ancoraggi presenti ci si cala con una prima corda doppia di 25 metri, e poi con una seconda da 20 m. superando anche la placca liscia. Gli ancoraggi necessari sono sul posto, ma verificate sempre lo stato dei cordini, spit e catene prima di utilizzarli. A questo punto per la discesa ci sono due possibilità, o si segue la cengia della via normale scendendo fino al Bivacco Barenghi, oppure si ripercorre in discesa il Couloir Bujon, soluzione preferibile e più sbrigativa se la neve è in buone condizioni di tenuta ed assestamento. Arrivati al Lac de l’Etoile si scende nella conca sottostante e si raggiunge il sentiero che riporta al Refuge du Chambeyron e successivamente a Fouillouse.
- Cartografia:
- IGN foglio 3538 ET Aiguille de Chambeyron in scala 1:25000
- Bibliografia:
- Monviso Alpi Cozie Meridionali (Guida dei Monti d'Italia - CAI/TCI)