Se viene trovata innevata la parte alta della cresta diventa più impegnativa (necessari piccozza e ramponi difficoltà F) e richiede attenzione
Il periodo migliore per effettuare questa bella escursione va da metà giugno a ottobre.
2) Da Torino si raggiunge dapprima il valico del Monginevro seguendo la N94 che transita da Briancon, Argentière la Besse, fino a Guillestre, da qui occorre seguire a sinistra la D902 per il Col de Vars, raggiungendo il colle e scendendo poi sul versante opposto a Saint Paul en Ubaye e quindi arrivando a Les Gleizolles, dove seguendo il precedente itinerario si raggiunge quindi Bayasse ed il punto di partenza (130 km dal Monginevro)
Dal ponte di quota 2063 m sulla strada per il Col de la Cayolle si inizia a salire (cartelli indicatori per il Col du Petit Talon, itinerario che fa parte della GR56, segnavia biancorosso) lungo una stradina sterrata che risale il Vallon Ravin de la Grande Cayolle, tenendo il lato destro del vallone, che superando un bel boschetto di larici porta ad un alpeggio, Vacherie de la Cayolle 2170 m. Qui la stradina finisce e inizia un sentiero ben tracciato che dapprima costeggia un altro lariceto e poi inizia a risalire un ripido pendio erboso con una fitta serie di serpentine fino a raggiungere un falsopiano a quota 2285 m. Si prosegue ora su terreno quasi pianeggiante fino ad un costone erboso e detritico, che viene risalito dal sentiero con un’altra fitta serie di diagonali fino a raggiungere la parte iniziale di una grande conca, nota come la Grande Cayolle sulla cartografia IGN a quota 2461 m. Raggiunto un bivio, si trascura la diramazione a destra che porta al vicino Col des Esbeliousses e si prosegue a sinistra (altro cartello indicatore per il Col du Petit Talon) traversando la conca verso destra, raggiungendo la base del ripido pendio detritico che conduce al Col du Petit Talon. Il sentiero risale il pendio con diverse serpentine, fino a sbucare sul colle a quota 2680 m (cartello indicatore). Trascurando ora il tracciato della GR56 che scende verso il vicino e ben visibile Lac du Cimet, si deve seguire un sentierino che sale a destra, sulla parte iniziale dell’ampio crestone del Cimet, supera un pendio detritico e raggiunge una piccola conca, dove è ben visibile la cima e il restante percorso da fare. Si attraversa la conca puntando al filo della cresta Sud, ad inizio stagione la conca è occupata da un piccolo nevaio, il sentierino è sempre ben visibile, e la presenza di numerosi ometti aiuta a seguirlo senza possibilità di errore.
Si risale un tratto decisamente ripido tra sfasciumi e alcune facili roccette, fino a raggiungere la quota 2883 m (anticima); ora la cresta diventa più affilata ed aerea, tenendosi sul filo con alcuni facili passaggi in cui si usano un po’ le mani, oppure 10 m sotto il filo di cresta sulla sinistra, si supera la Crete du Cimet, puntando ad una specie di colletto posto tra la cima (a sinistra) e l’anticima (a destra). Ora la cresta si allarga nuovamente, e seguendo la traccia di sentiero e alcune roccette elementari si raggiunge brevemente la cima, sormontata da un grande ometto di pietre
In discesa si segue a ritroso lo stesso itinerario di salita.
- Cartografia:
- IGN foglio 3540 OT – Barcelonette – scala 1:25000